Telefonino in tasca, operaio sospeso

Ieri sciopero di tre ore e sit-in davanti alla ditta

della Mirandolina che si serve dei servizi della Feyman di San Giuliano. Cobas sulle barricate

Operaio sorpreso con il cellulare in tasca riceve una lettera di richiamo e quando protesta viene sospeso dal lavoro. È un lavoratore della cooperativa Feyman di San Giuliano Milanese che ha un contratto d’appalto con la Star Pallet di via Pertini alla Mirandolina a Codogno, il 39enne romeno residente a Lodi che venerdì è stato pizzicato con il telefonino e ripreso per avere violato la direttiva interna che vieta l’uso dei cellulari al lavoro. Per manifestare contro il provvedimento disciplinare, ieri i Cobas hanno indetto uno sciopero e organizzato un picchetto davanti ai cancelli della fabbrica. Dalle 8.30 alle 11.30 un manipolo di lavoratori della coop capeggiati dal rappresentante sindacale Cobas Bruno Spagnelli e fiancheggiati dagli operai di altre fabbriche venuti a dare manforte, hanno incrociato le braccia dal lavoro per far valere le loro ragioni. Il sit-in si è svolto in modo pacifico, gli scioperanti hanno bloccato l’ingresso dei camion che dovevano entrare in ditta a caricare, poi sono andati avanti con il picchetto agitando le bandiere senza dare fastidio.

I carabinieri sono stati informati della movimentazione fuori dei cancelli e una pattuglia della stazione di Codogno è arrivata a presidiare la zona fino a quando il capannello non si è sciolto. Verso le 11.30 il portavoce della cooperativa Feyman ha invitato gli operai a entrare in fabbrica e si è impegnato a ridiscutere con il sindacato la posizione del romeno sospeso dal lavoro. Solo allora i lavoratori hanno interrotto il presidio e sono rientrati in ditta, mentre il 39enne romeno è rimasto fuori. «Dopo la lettera di richiamo ho ribadito che non mi fidavo a tenere il cellulare nell’armadio perché ho paura che me lo rubino. E poi tutti gli operai lo tengono in tasca - spiega lo straniero -. A quel punto il capo responsabile è andato in ufficio, ha mandato una segnalazione alla Feyman e mi hanno consegnato una lettera di sospensione in via cautelare per insubordinazione». Contattati telefonicamente gli uffici del Consorzio Cal, Cooperative associate logistica con sede a San Giuliano Milanese, di cui la cooperativa Feyman fa parte, i responsabili non hanno voluto rilasciare dichiarazioni sulla vicenda. Una parola la spende invece il segretario territoriale Cisl, Mario Uccellini: «Ci sono regolamenti che vietano ai lavoratori di portare con sé il cellulare, bisognerebbe vedere questo nello specifico cosa prevede - osserva -. In ogni caso in condizioni normali tra datore e lavoratore non si arriva a queste situazioni, significa che è stato portato all’eccesso un rapporto già guastato».

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