Telefoni muti nella Bassa:disagio per tre comuniormai da dodici giorni

Da dodici giorni gli abitanti di San Rocco al Porto, Guardamiglio e Santo Stefano sono senza telefono. Fuori uso, saltato, un black-out delle linee telefoniche che è iniziato giovedì scorso con il temporalaccio che si è abbattuto sulla Bassa e ha folgorato i collegamenti in diverse parti dei tre comuni. Non tutti gli utenti sono rimasti tagliati fuori dalla rete di comunicazioni via cavo, ma quanti si appoggiano alle linee fulminate quella notte sì. Se poi a questo si somma il fatto che neppure i fax ed Internet funzionano, si può capire il disagio. «Come amministrazione comunale stiamo caldeggiando il ripristino delle linee - spiegava ieri il sindaco di San Rocco al Porto Giuseppe Ravera -, dopo l’incidente, Telecom e gli altri operatori presenti sul territorio hanno attivato il pronto intervento e da dieci giorni i loro tecnici sono al lavoro, contiamo che la situazione rientri presto alla normalità». Se per i normali cittadini l’inconveniente sta avendo ripercussioni soprattutto sulla vita di relazione, a pagare il prezzo più caro sono le ditte. E il termine “prezzo” non è impiegato a caso. Le più fortunate hanno la media di un telefono su tre attivo, ma qualcuna è completamente impossibilitata a contattare ed essere contattata telefonicamente da fornitori e clienti. Zero contatti significa zero introiti. Un bel guaio. E poi ci sono i danni agli elettrodomestici, famiglie che hanno visto televisori, frigoriferi e computer bruciati dai fulmini, una vera e propria manna per le assicurazioni. Il problema maggiore, neanche a dirlo, resta però il telefono che ha smesso di squillare. In un mondo dove essere connessi è diventato la regola, non è facile digerire la cura disintossicante imposta dal guasto delle linee telefoniche. I cellulari sopperiscono naturalmente, ma la gente che si appoggia ancora al vecchio caro ricevitore è molta più di quanto si creda. Com’è immaginabile si tratta per lo più di anziani, mentre i giovani patiscono soprattutto l’inutilizzo del pc e con esso dei social network. Le operazioni per il ripristino dei collegamenti sono però in corso, verificata la sussistenza della linea con la centrale telefonica, i controlli stanno proseguendo su ogni singolo utente. Per ogni numero telefonico va accertato il buono stato del cavo che collega gli “armadi di smistamento” lungo le sedi stradali e le abitazioni. Basti pensare che solamente a San Rocco al Porto trecento metri di linea aerea sono bruciati e un palo è stato abbattuto. In alcune case la saetta ha fatto staccare dal muro la presa telefonica tripolare, quella spina a tre poli che si collega all’apparecchio telefonico. «Hanno sentito una botta tremenda - riferisce il sindaco Ravera -, davvero un brutto spavento».

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