Tangenziale di Codogno, nuovi veleni

Ma l’ex assessore Capezzera attacca sull’elaborato sbagliato: «Avevo già segnalato più volte quei problemi ma non è stato mai tenuto conto»

Ingresso sbagliato alla Maiocca: corsa contro il tempo per risolvere questo «pasticcio» legato ai lavori della nuova tangenziale. E nel frattempo l’ex assessore provinciale Nancy Capezzera attacca: «Sulla 234 diverse le anomalie che ho denunciato a suo tempo. Mai ascoltata». Mentre la polemica si infiamma, è sullo snodo alla frazione Maiocca che l’attenzione resta alta.

«Il sottopasso della Maiocca è una delle priorità di intervento da parte dell’azienda appaltatrice su indicazione della Provincia - fa sapere il commissario straordinario della Provincia Cristiano Devecchi- . Occorre perciò che il Comune di Codogno faccia trovare pronta l’area necessaria al superamento della strozzatura già dal prossimo mese». Quel che Devecchi definisce semplice «strozzatura» in realtà è ciò che da un paio d’anni i residenti della Maiocca stanno definendo una «porcheria»: la nuova strada di ingresso in frazione che fa parte del maxi appalto della 234, una larga striscia di terra ancora da asfaltare e che si immette a «T» nel piccolo vicolo Pozzolo, andando a sbattere contro i muri di un vecchio cascinale. Ieri Devecchi ha voluto sdrammatizzare: «Questione nota da tempo».

Ed ha pure assolto la Provincia da ogni colpa: «Il raccordo per la Maiocca è presente così fin dall’inizio nel percorso progettuale della nuova 234. Ed è stato recepito dalla Provincia proprio come era stato richiesto dagli Enti locali ai tavoli di concertazione della Conferenza dei servizi propedeutica all’appalto». Di certo, il nuovo ingresso così com’è stato progettato proprio non sta in piedi. E adesso va allargato, andando ad espropriare parte dell’area privata del condominio confinante, otto appartamenti (tre del Comune), di cui sette abitati.

Nei giorni scorsi Provincia e amministrazione comunale hanno focalizzato il problema. L’accordo è stato trovato, il Comune si farà carico di tutte le procedure necessarie all’acquisizione dell’area privata (incontri con i condomini, in primis), mentre la Provincia pagherà gli indennizzi ai privati (qualche migliaio di euro). Di sicuro, si dovrà fare in fretta: «L’area necessaria all’allargamento del raccordo serve pronta già da aprile», così Devecchi. Nel frattempo, l’ex assessore Capezzera attacca: «Il raccordo della Maiocca è una delle anomalie della 234 che ho denunciato da subito, sostituendomi in sopralluoghi fatti in solitaria a chi in Provincia, come responsabile unico del procedimento, è invece pagato profumatamente per seguire ogni aspetto del progetto, benché rassicurata sulla regolarità della procedura d’esecuzione. Denunce confermate da solleciti scritti e mail che ancora conservo, riportate anche in giunta provinciale e direzione generale, nell’assenza di sostegno però da parte degli ex colleghi di giunta, subendo attacchi personali anche dall’allora dirigente che ha sempre gestito, come gli attribuisce la norma, autonomia nel procedimento. Le criticità su questa, come altre opere, stanno emergendo da sole».

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