TAMPONI NEL LODIGIANO «Noi famiglie lasciate allo sbando: dall’Ats nessuna informazione»

Parla un papà di Secugnago: «Impossibile fare un molecolare, in farmacia quasi ci ridono in faccia»

«Possibile che siano i genitori a dover trovare una soluzione? Possibile che, in una situazione di questo tipo, con i contagi in crescita, si debba telefonare ovunque e magari, come è accaduto a noi, prendere l’auto e correre a Piacenza per fare un tampone nell’unica farmacia dove abbiamo trovato posto?». E ancora «possibile che non si riesca a mettere al servizio dei cittadini un servizio pubblico per la tutela della salute almeno accessibile per tutto il giorno?». A parlare è un papà di Secugnago, alle prese, come tanti genitori in questo momento, con la notizia di un caso positivo al Covid tra i compagni di classe della figlia, alla scuola primaria. Tra le mille chiamate di ieri, il genitore si è rivolto anche anche a “il Cittadino”. «Abito qui nel Lodigiano da sette anni e dopo tutte le chiamate che abbiamo fatto in cerca di un tampone, ho pensato di provare anche con voi, in realtà per chiedervi aiuto: non sappiamo più a chi rivolgerci». La notizia della positività è arrivata nel primo pomeriggio di ieri. «Tutti i bambini della classe sono stati mandati a casa e l’Ats ci ha detto che dovevamo fare una tampone molecolare prima possibile. Va bene, è giusto: ne va della salute di tutti, certo. Ma dove dobbiamo andare? Ed è questo è il punto: perché è impossibile trovare posto e avere una risposta in giornata senza dover fermare tutta la famiglia. Ci viene detto di fare un tampone prima possibile, ma non ci vengono fornite indicazioni per accedere ad un servizio essenziale in giornata. Anche perché io parlo per me, ma quante famiglie ci sono in queste condizioni?». I genitori si sono mobilitati e attaccati al telefono per cercare disponibilità. «Abbiamo chiamato farmacie che quasi ci hanno riso in faccia perché avevano disponibilità la settimana prossima, impossibile pensare a oggi: ma sono privati, offrono un servizio essenziale certo, ma sono già prese d’assalto. Possibile che non si riesca in un momento simile a mettere a disposizione un servizio con orario continuato o quasi? Le fasce orarie a disposizione al Ptp o in fiera a Codogno sono limitate e le farmacie sono oberate. Lavoro a Milano e ho chiamato anche qui, ma niente da fare». Solo intorno alle 17.30 la famiglia ha trovato una disponibilità in una farmacia di Piacenza. «Mia moglie ha preso l’auto e si è già messa in viaggio: devono essere sul posto prima delle 18.30».n
Rossella Mungiello

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