Spinelli sul Trebbia:16 giovani lodigianifiniscono nei guai

Fuori provincia, accampati in riva al Trebbia, non immaginavano che i carabinieri li avrebbero visti. Sedici giovani del Basso Lodigiano sono stati segnalati alla prefettura di Piacenza come assuntori di stupefacenti, nello specifico hashish e marijuana, in seguito alle operazioni di controllo eseguite in val Trebbia dai carabinieri della compagnia di Bobbio in collaborazione alle stazioni locali, quella di Rivergaro in testa. I ragazzi hanno tutti tra i 20 ai 35 anni, alcuni di loro sono residenti a Codogno e Casalpusterlengo altri nei paesi limitrofi. Nell’arco dei due ultimi week end il numero dei giovani fermati in zona Trebbia con dosi di hashish, marijuana e persino qualche grammo di cocaina ammontano a quaranta, e di questi oltre un terzo sono del Lodigiano. I ventiquattro che completano il drappello provengono comunque per la maggior parte da fuori la provincia di Piacenza, addirittura da Milano. Un dato inaspettato che tuttavia non stupisce le forze dell’ordine di Bobbio, come spiega il maresciallo Luigi Maniscalco, non senza una sottile ironia: «Forse i piacentini hanno imparato a proprie spese che se vengono in val Trebbia rischiano molto». Lo stesso pare non possa dirsi dei lodigiani, trovati dai carabinieri in possesso di spinelli e hashish, nell’ambito di controlli eseguiti sia nei pressi del fiume dov’erano accampati che sulle strade. Le ispezioni hanno interessato i bagagli e gli effetti personali dei quaranta giovani segnalati alla prefettura, e hanno portato al sequestro di settanta grammi di sostanza stupefacente.

Quello a cui potrebbero andare adesso incontro gli assuntori non è esattamente una passeggiata: entro quaranta giorni dalla ricezione della segnalazione il prefetto di Piacenza potrà emettere un’apposita ordinanza e convocare davanti a sé gli interessati così da decidere le sanzioni amministrative e la loro durata. Si va dalla sospensione della patente di guida fino all’invito a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo predisposto dal servizio pubblico per le tossicodipendenze. Nel caso in cui poi il soggetto rifiuti di seguirlo può scattare il ritiro di un suo documento valido per l’espatrio. Venendo infine al bilancio dei posti di blocco effettuati dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Bobbio negli ultimi due fine settimana, non compaiono lodigiani tra i venti automobilisti e centauri denunciati per guida in stato d’ebbrezza, né sanzionati con multe e ritiro patenti per eccesso di velocità, manovre azzardate e sorpassi vietati.

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