Spariscono sei furgoni carichi di cibo

Assalto alla ditta Bruschi, che rifornisce i distributori automatici

Una carovana di sei furgoni Doblò carichi di ogni ben di Dio ha preso il largo mercoledì notte dalla ditta Bruschi di Codogno.

Alla guida non i titolari dell’azienda che da oltre trent’anni rifornisce i distributori automatici del Lodigiano e dintorni, ma una banda di ladri. Il colpo, dal valore decisamente consistente, è andato a segno in via Ramelli, nella zona industriale a fianco della statale 234 diretta Casale.

«Stamattina è stata una batosta - commentava ieri il titolare Antonio Bruschi -, sono arrivato alle quattro e quando ho aperto il cancello elettrico ho subito notato che un fiorino era spostato davanti all’ingresso laterale e non parcheggiato come al solito davanti al capannone». I malviventi lo avevano messo lì per nascondere la porta-finestra divelta, quella da cui sono passati dopo avere scardinato l’inferriata che la proteggeva. Una volta dentro si sono sbizzarriti. Hanno svuotato i frigoriferi portandosi via una ventina di coppe e altrettanti prosciutti cotti, e poi mortadelle, prosciutti crudi, pancette, salami. Si sono presi le tre affettatrici professionali del valore di 20mila euro, quindi hanno dato il meglio di sé al centro del magazzino. Dove sono stoccati i bancali.

«Tutto, hanno portato via tutto - il commento amaro di Antonio Bruschi -, lo zucchero era venuto il rifornitore a portarcelo giovedì, saranno stati almeno due quintali». Indica il punto dove era sistemato il bancale e poi apre le braccia quasi a non volerci credere. Poi aggiunge: «Hanno preso tutti gli scatoloni di cioccolata, quelli delle cialde del caffè e il caffè, le confezioni di cicche, di tè, sottilette, formaggi».

È difficile tenere il conto di quello che è sparito, si fa prima a dire cosa hanno lasciato. Perché in realtà non si sono portati via proprio tutto, tutto tranne la merce di maggior peso e minor valore: acqua, patatine, latte, bibite. Sarebbe stata un carico di troppo e quella già caricata sui Doblò, pronti per le consegne nelle scuole e nei locali del mattino, l’hanno buttata fuori. «Sono entrati in ufficio e hanno preso le chiavi dei furgoni - ha provato a ricostruire il titolare - hanno levato la roba che non interessava e ci hanno caricato sopra quello che volevano». Poi via, senza che nessuno si accorgesse di nulla. «È incredibile pensare che sei fiorini con sopra tanto di scritta Giacomo Bruschi su ogni lato siano usciti di qui e nessuno abbia visto niente». Il furto dev’essere avvenuto tra le 22 di mercoledì e le 4 di ieri, quando Antonio è arrivato al lavoro. Dopo la denuncia, nel pomeriggio una telefonata da Cologno Monzese ha informato i carabinieri del ritrovamento di uno dei furgoni rubati, Antonio e il figlio Giacomo sono corsi a ritirarlo e vi hanno trovato dentro una delle tre affettatrici, 40 scatole di the e poco altro. Gli altri cinque Doblò e tutti i prodotti stipati dentro, invece, sembrano essersi dissolti.

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