Sorgenia, saltano anche i boschi

«Non ci sono aree libere per mettere a dimora gli alberi», le due centrali a biogas sono in stallo e delle due ciclabili promesse solo una è stata realizzata

I 50 ettari di boschi di Sorgenia nel Lodigiano non si sono ancora visti, e forse non si vedranno più: il commissario straordinario della provincia di Lodi Cristiano Devecchi ha firmato la delibera d’indirizzo per allestire un tavolo tecnico in grado di individuare misure di mitigazione e compensazione diverse da quelle previste nella convenzione di gennaio 2010.

In quella convenzione firmata da Sorgenia, dalla provincia di Lodi e dai comuni limitrofi all’area di installazione della centrale di Turano-Bertonico (ma non dal comune di Turano) si faceva riferimento ad alcune misure ambientali tra cui la piantumazione di 50 ettari di boschi da mantenere per 10 anni. A distanza di 4 anni, però, gli ettari piantumati a bosco da Sorgenia nel Lodigiano sono solo 4 «in quanto non è stato possibile reperire superfici disponibili per tali interventi nei comuni adiacenti» come riconosce la provincia di Lodi.

Un tavolo di coordinamento era già stato convocato nella primavera scorsa ed era giunto alla conclusione che «nonostante l’impegno dei comuni è pressoché certo che non saranno identificate in tempi brevi nuove aree con caratteristiche idonee per imboschimenti di tale entità nei territori comunali finora coinvolti» e per questo è «ragionevole aprire una nuova fase di interlocuzione con Sorgenia per individuare altre soluzioni, idonee ad assicurare la compensazione ambientale richiesta».

Allo scopo di non dover intervenire di nuovo sulla convenzione, i tecnici della provincia hanno individuato la strada di un’interpretazione estensiva e concordata tra le parti del concetto di bosco, anche alla luce delle modifiche delle linee guida regionali.

Secondo questa interpretazione, provincia di Lodi e Sorgenia potrebbero concordare di realizzare «sistemi verdi interconnessi, quali siepi, filari, fasce tampone ed altri elementi di arricchimento del paesaggio agrario». Il tutto arrivando a un impegno di spesa da parte di Sorgenia pari al milione che era il valore stabilito per i 50 ettari da piantumare comprensivi di manutenzione decennale. Il tavolo di coordinamento sarà chiamato quindi a definire i nuovi criteri di compensazione, forse ampliando la tipologia di interventi compensativi fino a opere di natura molto diversa da quella del rimboschimento, come la conservazione di zone umide e la rinaturazione delle rogge e dei canali, nei comuni adiacenti ma anche in tutto il territorio della provincia, dando priorità agli interventi del Parco Adda Sud. Tutto questo sulla carta, perché la realtà a oggi è diversa.

A distanza di 4 anni infatti dalla firma della convenzione, se gli impegni economici di Sorgenia nei confronti della provincia e dei comuni (Bertonico, Castiglione, Casale, Cavenago, Mairago, Secugnago, Terranova) sono stati rispettati, gli impegni di natura ambientale ancora non si sono visti. Le piantumazioni dal valore di un milione di euro sono ferme a 4 ettari di 50, le due centrali a biogas da 10 milioni di euro da realizzarsi insieme agli agricoltori sono ancora al palo e se l’anno scorso almeno un progetto sembrava essere in dirittura d’arrivo, oggi tutto è fermo e senza prospettive, mentre delle due ciclabili promesse, Bertonico- Castiglione e Turano-Vittadone, solo la prima ha visto la luce.

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