SOMAGLIA Sette caprioli e un lupo nell’oasi di Monticchie

Il direttore Canova sta preparando uno studio per conto dell’Università di Pavia

Un branco di 7 caprioli immortalato mentre è al pascolo in un campo stabile nella zona sud di Monticchie, tracce evidenti di un lupo in tutta l’oasi, e la ripresa nitida in un video di una fototrappola. La riserva delle Monticchie esprime il suo potenziale naturalistico e di biodiversità, covato in anni di attenzione all’ambiente e tutela della fauna minore. E che ora diventa oggetto anche di studio e ricerca da parte dell’Università di Pavia. «I caprioli al pascolo rendono un’immagine di Monticchie come vera oasi naturalistica - spiega il direttore Luca Canova -. È un branco di una dozzina di caprioli, di cui 6 o 7 sempre insieme. È l’ultimo momento in cui restano in fase d’aggregazione, poi tra poco si formeranno le coppie e si disperderanno. In un fazzoletto di terra come quello di Monticchie, avere un branco di tale dimensione è significativo dell’habitat che hanno trovato, ideale per restare e restarci in gruppo». Un segnale potente di biodiversità e di conservazione faunistica che trova in questi giorni una conferma di segno contrapposto. «Abbiamo un lupo stanziale – dice Canova -. O meglio, è presto per dire se resterà stanziale nella riserva, ma di certo ha passato la fine dell’autunno e l’inverno qui da noi, ed è già un periodo piuttosto lungo. La particolarità della presenza del lupo è duplice. Da una parte non abbiamo cinghiali. Non sono in grado di dire se c’è una correlazione diretta, ma da quando il lupo è qui, i cinghiali non ci sono. Dall’altra, il lupo si nutre quasi esclusivamente di nutrie: ce lo testimoniano le ossa ritrovate. Se il lupo ci aiuta nel controllo di specie alloctone è una buona notizia».

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