Soffia un’aria di crisi a Brembio dopo l’attacco al sindaco Tonani

Tensioni in aula, l’opposizione: «La maggioranza non esiste più»

C’è aria di crisi a Brembio. Venerdì sera, al termine del consiglio comunale, due sostenitori della lista “Cittadini in Comune” hanno attaccato il sindaco Giampietro Tonani. E qualcuno ne ha chiesto anche le dimissioni. E se, di getto, il sindaco Tonani si è detto pronto a dimettersi o a farsi sfiduciare, al momento il primo cittadino non ha comunque presentato ufficialmente nessun atto di rinuncia al suo incarico e, interpellato, ha preferito non rilasciare dichiarazioni: sono in corso dovute riflessioni. «La maggioranza non esiste più dal punto di vista progettuale, politico e come gruppo - ha spiegato Claudio Corbellini della lista di opposizione “Brembio Unita e Solidale” -: una componente del gruppo “Cittadini in Comune”, dal pubblico, ha avuto il coraggio di metterci la faccia e di chiedere le dimissioni del sindaco ed è indicativo come nessuno della maggioranza sia intervenuto a difesa del sindaco e della maggioranza stessa. Brembio non si merita questo». Ma i venti di crisi rischiano di travolgere il Comune. A differenza delle tensioni interne al gruppo di maggioranza e delle critiche che in paese hanno investito il sindaco a proposito dei recenti lavori in via Monte Grappa, quanto accaduto venerdì sera pone Brembio di fronte al rischio di un commissariamento: sia che a dimettersi sia direttamente Tonani, sia che a sfiduciarlo sia la sua maggioranza. Il tutto, dopo 2 anni di pandemia, con un bilancio previsionale da approvare e i progetti Pnrr da sviluppare.n
Sa. Ga.

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