«Smart cancellato»:

i sindaci in rivolta

Progetto Smart “cancellato” per sei mesi, i Comuni della Bassa alzano le barricate. Nei giorni scorsi i sindaci di Maleo, Cavacurta, Fombio, Corno Giovine e Camairago hanno inviato una lettera alla Provincia di Lodi, al prefetto Antonio Corona e a Regione Lombardia puntando il dito contro la sospensione del servizio di sicurezza stradale che una volta al mese garantiva controlli a tappeto su tutto il territorio, grazie alla collaborazione tra enti. Palazzo San Cristoforo, però, ha puntualizzato che il progetto Smart non è stato affatto eliminato e che la polizia provinciale deve fare i conti con la riduzione del personale.

«Sorprende la comunicazione pervenuta via e-mail ai comandi di polizia locale in data 4-07-2014 a firma del comandante della polizia provinciale Pagano - si legge nella missiva dei Comuni -, con la quale vengono sospesi i servizi programmati per il prossimo semestre. Riteniamo che una decisione che coinvolge tutto il territorio e che va in senso contrario ai progetti realizzati e programmati, debba necessariamente prevedere un momento di confronto». Una considerazione legata anche ai buoni risultati raggiunti nel Lodigiano, con una riduzione degli incidenti, ricordano i sindaci, pari al 58 per cento.

Il commissario della Provincia, Cristiano Devecchi, ha risposto ai sindaci esprimendo un certo stupore per il fatto che i firmatari non abbiano mai sollevato la questione in occasione di diversi colloqui avuti nelle ultime settimane. Allo stesso tempo sottolinea che la comunicazione della polizia provinciale, che parla di “temporanea sospensione” dell’attività legata all’organizzazione del personale, non è stata concordata nè con il commissario stesso nè con il direttore generale.

Devecchi ribadisce che il progetto gli è sempre stato a cuore e che non è in discussione: «Sarà nostra cura, compatibilmente con le sempre più ridotte risorse finanziarie e di personale, cercare di garantire il proseguimento dei servizi Smart».

Il comandante della polizia provinciale, Luca Pagano, spiega che il 12 luglio, data fissata per l’ultimo Smart, non è stato possibile effettuare il servizio per problemi legati al personale. «Con tutti gli sforzi e con tutta la buona volontà - afferma - non posso moltiplicare i pani e i pesci. Il 12 luglio non c’era il personale per farlo, inoltre il commissario Devecchi non c’era, era in ferie e non è stato possibile raggiungerlo telefonicamente. Purtroppo da gennaio abbiamo perso 4 unità. Non voglio fare polemica e nemmeno metterla sul piano politico, forse ho peccato di mancanza di comunicazione ma sottolineo che noi, come polizia provinciale, abbiamo sempre fornito la nostra altissima professionalità, soprattutto sul piano ambientale, e continueremo a farlo. Seguiamo la linea che ci è dettata dal commissario e seguiremo quella della futuro presidente, sperando che non arrivino altre richieste di mobilità». Oggi il comandante può contare su 13 lavoratori in forza alla polizia provinciale, di cui 1 in maternità. «Eravamo in 17 e siamo rimasti in 13 - conclude -, non è una cosa da poco».

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