Secugnago sotto scacco per la baby gang

Hanno 13, 14 anni e bighellonano in paese facendo danni ovunque. È allarme a Secugnago per il crescendo di atti vandalici ad opera di ragazzi non ancora maggiorenni che si muovono in branco e ammazzano il tempo facendo dispetti ai “grandi”. Nei giorni scorsi si sono verificate un’incursione al bocciodromo di via Piave e un’altra all’oratorio Sacro Cuore di Gesù: nel primo caso i teenager si sono divertiti ad aprire gli armadietti e buttare all’aria effetti personali, bocce e stracci che i soci avevano riposto come loro solito all’interno. Poi hanno preso le sedie ammucchiate sotto una tettoia e le hanno scaraventate in giardino, si sono intrufolati nei bagni e hanno rubato la chiave. Stavano già fuggendo convinti di non essere visti, quando un anziano li ha pizzicati e costretti a restituirla. All’inizio i ragazzi hanno provato a negare ma, alla fine hanno dovuto ammettere l’evidenza. Un episodio analogo è successo all’oratorio ma in questo caso gli autori della bravata l’hanno fatta franca: mentre non c’era nessuno nei paraggi, i vandali hanno liberato le sedie dalle catene che le tenevano legate e le hanno lanciate nel campo di calcio. Anche se non sono stati colti sul fatto, i parrocchiani non hanno dubbi sul fatto che soltanto dei ragazzi possano essere stati gli autori del raid. Chi, esattamente, è però difficile dirlo. A parte questi ultimi episodi eclatanti, sempre nei giorni scorsi all’oratorio qualcuno ha rotto le lampadine dell’impianto di illuminazione e danneggiato i pluviali. Ma nelle mani delle baby gang è l’intero paese. Non si contano i furti di biciclette, almeno due la settimana e compiuti ovunque: sistematicamente in stazione e pure davanti alla farmacia o fuori dai negozi, al cimitero e all’oratorio. Con episodi diventati ormai aneddoti da bar. Come quello capitato a una donna di Secugnago, cui è stata rubata la bicicletta all’oratorio e l’ha ritrovata legata a un palo dall’altra parte del paese. Oppure l’altro, di una due ruote “lisciata” da due minorenni di Secugnago con un amico di Brembio, che per poterla utilizzare l’avevano ridipinta di tutto punto. Peccato che la polizia locale abbia riconosciuto la bicicletta e costretto i ragazzi a restituirla. Accanto alle sparizioni vi è infatti il fenomeno delle bici recuperate dai vigili urbani e nel magazzino comunale sono almeno una dozzina quelle in attesa di essere reclamate dai legittimi proprietari. È un fatto che la gente ha paura di essere derubata, tanto che non ci pensano proprio a lasciare fuori la loro vecchia Bianchi o Graziella, gli anziani che vanno al cimitero: così li vedi camminare tra i loculi spingendo la bicicletta a mano, che a lasciarla incustodita non si fida più nessuno.

Laura Gozzini

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