Saranno esposte le “tele nascoste”

Il Comune chiede in prestito i quadri dei benefattori

Una richiesta di prestito per la quadreria raffigurante i benefattori dell’ospedale di Codogno. È quella che l’amministrazione comunale ha formalizzato all’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, tramite lettera inviata dal sindaco Vincenzo Ceretti al direttore generale dell’Ao Giuseppe Rossi.

Di alto valore culturale è l’obiettivo della richiesta amministrativa: promuovere al vecchio ospedale Soave una mostra dei 72 quadri raffiguranti i volti dei benefattori dell’ospedale, che per la prima volta potrebbero essere riuniti in un evento espositiv e potrebbero essere portati a conoscenza del territorio. L’operazione, naturalmente, potrà andare in porto solo con l’avvallo dell’Azienda Ospedaliera, che è proprietaria della quadreria.

Vero è, però, che la richiesta del municipio rappresenta già di per sé una novità per quel che riguarda la valorizzazione di un pezzo di storia di Codogno mai adeguatamente riconosciuto nel suo valore non solo artistico, quanto storico ed affettivo per la comunità codognese. Un pezzo di storia di Codogno che meriterebbe un restauro immediato (diversi quadri hanno tela e cornici rovinate) e pure degna visibilità, visto che è dal Duemila che 34 dei 72 dipinti sono chiusi a chiave nel magazzino seminterrato dell’economato dell’ospedale.

Si era a gennaio quando, sulle pagine de “Il Cittadino”, lo storico codognese Pino Pagani aveva proprio segnalato l’abbandono di parte della quadreria nei magazzini dell’ospedale, invocando interventi di recupero delle tele. La lettera dell’amministrazione è ora una risposta a quella segnalazione, visto che una mostra dedicata alla quadreria dell’ospedale potrebbe rappresentare il primo passo in vista di futuri scenari di valorizzazione e di restauro delle tele. Sul progetto si sta lavorando a “più mani” da mesi: l’assessorato alla cultura ha la regia dell’iniziativa sempre condivisa con Ceretti, di sicuro l’assessore alla partita Mario Zafferri ha avuto nel consigliere comunale delegato ai rapporti con l’Ao Patrizia Baffi un prezioso supporto di collegamento con i vertici dell’Azienda ospedaliera. Dettaglio fondamentale: se l’Ao avvallerà la richiesta di prestito, la mostra non graverà sulle casse comunali, il municipio si sta infatti muovendo per trovare finanziatori adeguati alla promozione dell’evento che si vorrebbe arricchito da un catalogo in cui riprodurre con immagini, descrizione artistica e collocazione storica tutti i dipinti. «Questa mostra sarebbe un omaggio doveroso a dei cittadini benemeriti che hanno contributo a costruire un servizio fondamentale per il territorio come l’ospedale - sottolinea Zafferri -. Un ringraziamento alla consigliera Baffi per l’impegno che sta riversando a che questo progetto si concretizzi». «Questo è un progetto di tutta la comunità - puntualizza Baffi, che subito dopo la denuncia di Pagani era andata in sopralluogo in ospedale -. L’amministrazione si sta facendo interprete dei sentimenti che la città ha manifestato per recuperare la memoria di nostri generosi concittadini». Massima soddisfazione anche da Pagani: «Finalmente il territorio si è mosso, il rischio era di perdere un pezzo di patrimonio storico della città».

© RIPRODUZIONE RISERVATA