Santo Stefano, coda giudiziaria dopo l’arresto e la condanna dell’ex sindaco Lodigiani

Una 70enne a processo per difendersi dall’accusa di circonvenzione d’incapace

Si sarebbe dovuto aprire ieri, ma è slittato alla prossima settimana per l’indisponibilità di un fascicolo, il processo a una 70enne di Santo Stefano Lodigiano accusata di circonvenzione d’incapace ai danni di una pensionata del 1931, Luisa G., che all’esito delle indagini della guardia di finanza si ritiene fosse stata indotta nel maggio del 2019 a sottoscrivere un testamento sia a favore del Comune, cui sarebbe andato un immobile, sia a favore dell’imputata stessa, per via indiretta, e anche dell’ex sindaco di Santo Stefano, Massimiliano Lodigiani, ai quali secondo l’accusa il testamento ritenuto falso avrebbe destinato il 20 per cento, ciascuno, dei risparmi dell’anziana. La donna, che si professa innocente, è l’unica a essere stata rinviata a giudizio per la complessa vicenda che era costata all’ex sindaco gli arresti domiciliari nel giugno del 2020 e che lo ha poi visto condannare a tre anni di reclusione nel febbraio scorso, il precedente ex sindaco Enrico Curati era stato invece prosciolto dall’unica accusa, di tentata circonvenzione d’incapace ai danni della stessa Luisa G. Lodigiani nel febbraio scorso era stato condannato per rito abbreviato a 3 anni e 1 mese di reclusione per diverse accuse.

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