«Rischio camorra sulla logistica»

L’allarme lanciato

dal segretario

della Cgil Campagnoli:

«Rischio accertato

di infiltrazione»

«Nel nostro territorio si è sviluppata solo la logistica, che è sempre in appalto e subappalto, con rischio di infiltrazione camorristica accertata». A dichiararlo dal palco della festa provinciale del Primo Maggio è Domenico Campagnoli, segretario generale Cgil, che con i rappresentanti delle altre sigle sindacali provinciali si è dato appuntamento venerdì mattina in piazza Madre Cabrini a Livraga. Al centro della riflessione, che ha visto protagonista anche il sindaco del paese Giuseppe Maiocchi, la crisi occupazionale e le nuove potenzialità offerte dall’insediamento sul nostro territorio di impianti di logistica, come quello dell’azienda francese Fm Logistic tra i comuni di Ospedaletto e Livraga. A chiedere in merito l’opinione dell’amministrazione è stato il giornalista del «Cittadino» Lorenzo Rinaldi, che ha coordinato la tavola rotonda: «La scelta di Fm Logistic è ricaduta sul nostro territorio per la presenza del casello di Ospedaletto, quindi di uno snodo fondamentale - ha spiegato Maiocchi -. Il nuovo polo interesserà per il 10 per cento il nostro terreno comunale, cioè 20 mila metri quadrati, su una superficie totale di 200 mila. Se da un lato è vero che si tratta di suolo vergine e che la politica deve mettersi nell’ottica di recuperare terreno già occupato, dall’altro non avremmo potuto sfruttare i siti dismessi da Akzo Nobel e Gulf, giudicati inadeguati. Inoltre bisogna considerare che tutti i nuovi assunti, circa 350, verranno dal nostro territorio». Nonostante la preoccupazione per l’ingerenza della criminalità organizzata anche Campagnoli ha dato manforte al sindaco: «Se gestito bene questo settore darebbe più lavoro a tutti: in Italia è prioritario modificare la legge sugli appalti puntando ai diritti dei lavoratori». Al tavolo anche Santo Bolognesi, segretario Uil, che ha speso parole di pessimismo: «Stiamo festeggiando la festa di un lavoro che non c’è», ma poi non ha rinunciato ad avanzare proposte: «Rilanciare la cultura artigiana, creando filiere nel settore agroalimentare. Incrementare il turismo, sburocratizzare le pratiche che impediscono di creare insediamenti, rendere l’energia più economica». Da Mario Uccellini, segretario Cisl, è arrivata un ulteriore suggerimento: «Mettiamo in campo un’operazione straordinaria e proviamo a fare un patto sociale territoriale con contenuti precisi». E il cambiamento strutturale sembra l’unica strada percorribile anche secondo Campagnoli: «Abbiamo nella nostra provincia il 14 per cento di disoccupazione e 23.500 iscritti alle liste di disoccupazione. A livello nazionale si contano 6 milioni di poveri accertati e 3 milioni che presto cadranno in povertà. O accettiamo questa situazione o pensiamo di cambiare in modo strutturale».

Sul Jobs Act ha poi precisato: «Bene la facilitazione dei passaggi dei contratti a tempo indeterminato, insieme agli 80 euro. Detto questo, perché regalare l’eliminazione dei diritti dei lavoratori?». A chiudere il cerchio Maiocchi: «Contro la crisi possiamo entrare in una logica di buone prassi locali, raccordarci bene con i centri di impiego, le aziende, le associazioni di categoria e le amministrazioni. La mancanza di risorse non deve essere un alibi: bisogna mettere in campo idee e impegno». Poi musica con il corpo bandistico Vittadini e aperitivo per tutti.

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