Razzia alla scuola media Griffini di Casale, il Comune compra trenta computer per gli studenti

Stanziati 15mila euro, il sindaco Delmiglio: «Un segno concreto per docenti e ragazzi»

Dal Comune di Casalpusterlengo 15mila euro per acquistare almeno 30 computer da consegnare alla scuola media Griffini, istituto che lo scorso giugno ha subìto il furto di ben 24 dispositivi.

«A fine luglio andremo ad approvare l’impiego di circa 15mila euro a favore dell’acquisto di notebook per la scuola media - spiega l’assessore al bilancio Piero Mussida -, per un totale di 30 dispositivi». Ma anche qualche computer in più se si dovesse incorrere in qualche prezzo d’occasione. «L’obiettivo, evidentemente, è garantire la fornitura di questi dispostivi per l’inizio del nuovo anno scolastico, a settembre», precisa.

Il sindaco Elia Delmiglio annota: «Questo stanziamento è la conferma dell’impegno che l’amministrazione comunale aveva preso subito dopo il blitz avvenuto alla scuola media, non era solamente una reazione istintiva dunque; il giorno successivo al furto infatti ci eravamo messi subito al lavoro per reperire le risorse necessarie a restituire alla scuola quanto era stato rubato - conclude il primo cittadino -, come segnale concreto di vicinanza alla scuola, ai ragazzi, agli insegnanti, ma anche come segnale di carattere sociale, perché noi crediamo fortemente nell’educazione».

Nella notte fra lunedì 12 e martedì 13 giugno infatti ignoti si erano introdotti nell’edificio di via Olimpo, più precisamente nell’aula di informatica, per rubare i computer: l’allarme non era scattato e i malviventi erano riusciti a fuggire con tutti i notebook, ma non prima di aver spaccato anche la macchinette del caffè in cerca di soldi.

Il giorno della scoperta della razzia il Comune aveva subito annunciato la volontà di aiutare la scuola, garantendo la sostituzione dei dispostivi venuti a mancare.

In tema di sicurezza, proprio presso la scuola media Griffini erano appena state installate tre nuove telecamere, occhi elettronici che erano stati previsti già un anno fa nell’ambito del progetto “scuola sicure”; verificato anche il funzionamento dell’impianto d’allarme.

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