Pistola puntata, via la pensione

Si è sentito puntare qualcosa alla schiena, forse una pistola ma non è certo, poi i suoi aggressori l’hanno obbligato a consegnargli tutto il denaro che aveva. Sabato un anziano di Vittadone è stato rapinato mentre faceva ritorno a casa, poco dopo la mezzanotte, alla chiusura del bar della frazione alle porte di Casalpusterlengo.

La mattina era passato a ritirare la pensione in paese, con quella aveva fatto la spesa e rifornimento di benzina alla macchina, in tasca gli erano rimasti grossomodo 500 euro. I malviventi l’hanno atteso in cortile, erano in tre e l’hanno sorpreso alle spalle appena parcheggiata l’auto in garage.

Era buio, e in cascina dove l’anziano vive solo non c’era nessuno che potesse correre in suo aiuto. Per prima cosa i banditi hanno obbligato il pensionato a spegnere il cellulare, volevano essere certi che non facesse scherzi e scongiurare il pericolo che qualcuno potesse chiamarlo. Difficile a quell’ora, ma meglio non rischiare. Eseguito l’ordine, l’uomo è stato quindi costretto a consegnare nelle mani dei tre il resto della pensione che teneva in una tasca dei pantaloni.

Senza smettere di tenergli un arnese premuto sulle reni, i banditi hanno quindi afferrato il malloppo e si sono dileguati nella notte. Trovandosi solo, per l’anziano è stato impossibile pensare di reagire. I tre ne hanno così approfittato e non è da escludere che avessero fatto bene i loro calcoli. È più di una coincidenza, infatti, l’avvistamento di strani individui da parte dei residenti a Vittadone giusto qualche sera prima della rapina. Nei giorni scorsi gli abitanti erano stati svegliati nel pieno della notte dal rumore di passi sospetti nei cortili in comune di alcune case, gli intrusi si erano limitati ad afferrare i panni stesi all’aria e cercare se vi fossero dentro del denaro o altro di valore. Non avendo trovato niente avevano quindi abbandonato calzoni e maglie dov’erano. Eppure la violazione era stata vissuta con paura dei residenti, spaventati all’idea che si trattasse di un sopralluogo in vista di raid futuri. E non è dovuto passare troppo tempo perché i tre malviventi siano entrati in azione. A farne le spese il pensionato, ex trattorista in un’azienda agricola a Bertonico, che si è trovato a fronteggiarli in piena notte senza potersi in alcun modo difendere. Ha spento il cellulare e consegnato il denaro che gli doveva servire un mese intero per vivere. La pensione ritirata il mattino stesso «volatilizzata» in pochi minuti. Ora al pensionato non restano che le provviste fatte in una bottega a Bertonico e il pieno di benzina nell’auto. Poca roba. Gli altri 500 euro se li sono portati via i rapinatori. Saranno i carabinieri cui l’uomo ha denunciato l’accaduto a far luce sulla vicenda.

I malviventi non esitano a mettere mano alla pistola per rapinare un povero pensionato. È accaduto a Casale, dove un anziano è stato obbligato a consegnare i pochi soldi del suo assegno mensile sotto la minaccia di un’arma

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