Pesca di frodo, sequestri lungo il Po

Proseguono i controlli sulle sponde del fiume

da parte delle autorità: trovato anche un furgone

attrezzato da utilizzare per il trasporto del pesce

I predoni del Po sono tornati a fare incetta di siluri e carpe nelle acque del Grande Fiume. Nei giorni scorsi le guardie volontarie di alcune associazioni piacentine, con facoltà di “sconfinare” anche in territorio lombardo e Lodigiano in particolare, hanno sequestrato a Caselle Landi ottocento metri di reti che erano state calate in acqua abusivamente. I pesci già intrappolati sono stati liberati. Ritrovato anche un camion-frigo Mercedes, pieno di blocchi di ghiaccio, che sarebbe stato utilizzato per il trasporto del pescato. Il mezzo però era vuoto e quindi è stato impossibile per le guardie provarne l’uso. In quei paraggi erano presenti due cittadini stranieri, romeni residenti a Rovigo, che però hanno negato di essere i proprietari di quelle reti e così non sono stati multati.

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