Perde il controllo, paura in ospedale

Paziente di cardiologia “esplode”: arrivano i carabinieri

Scena di follia lunedì notte in una stanza del reparto di cardiologia dell’ospedale di Codogno. Intorno alle 23 un uomo ricoverato da alcuni giorni in reparto ha perso improvvisamente il controllo e si è sfogato sfasciando tutto ciò che aveva intorno.

Nel giro di pochi minuti il paziente si è disfatto dell’apparecchio per la telemetria per il monitoraggio del cuore lanciandolo fuori della finestra, quindi ha preso a colpire il mobiletto degli effetti personali e il lavandino. Una vera e propria furia la sua, che non ha risparmiato neppure il personale in servizio subito accorso per cercare di fermarlo.

Il gran fracasso, a quell’ora di notte poi, ha svegliato i degenti e fatto scattare l’immediato intervento del cardiologo, dell’infermiera e dello psichiatra di guardia che si sono precipitati nella stanza dove era ricoverato, nel letto a fianco al paziente “impazzito”, un anziano cardiopatico. L’attenzione dei sanitari è stata subito rivolta anche a loro, agli altri pazienti destati dai colpi e dalle urla dell’uomo che ha continuato nel suo sfogo nonostante il loro arrivo in camera.

Dopo aver sudato quattro camice senza riuscire a placarlo, i medici hanno richiesto l’aiuto dei carabinieri della compagnia di Codogno che sono arrivati in ospedale e hanno riportato la calma. Considerate le delicate condizioni di salute dei malati, oltre che dello stesso autore della violenza, si è ritenuto infatti opportuno fare ricorso alle forze dell’ordine prima che la situazione degenerasse.

Le ragioni che hanno portato il paziente a reagire in modo tanto violento restano insondabili, non era la prima notte che l’uomo trascorreva in reparto dove era arrivato da qualche giorno, dopo essere stato in medicina. Affetto da una forma cardiologica di una certa gravità, e però curabile, il ricoverato si è sentito probabilmente vinto dall’angoscia e ha reagito così: a farne le spese sono stati l’anziano compagno di stanza minacciato dall’uomo e l’infermiera colpita con un calcio all’addome. Prima dell’episodio, nessun segnale nel comportamento del malato poteva far pensare a un’aggressione simile.

Come spiega il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Codogno e Casalpusterlengo, Valerio Tagliaferri: «Il paziente non aveva precedenti psichiatrici - ha precisato ieri il direttore -, quel che è successo sarebbe potuto accadere in qualunque altro posto, il cervello umano è complesso, si è trattato di una scarica di aggressività dovuta forse a un’angoscia notturna». Dopo il fatto il malato è stato trasferito nel reparto di psichiatria, vi resterà qualche giorno prima di tornare in cardiologia per completare le cure. Un famigliare medico del paziente, ha chiesto di poter prendere in esame la sua cartella clinica per capire se può esserci una qualche spiegazione. Nel frattempo è in corso la stima dei danni arrecati alla struttura, in particolare per il danneggiamento dell’apparecchio di telemetria che ammonta a diverse migliaia di euro.

Laura Gozzini

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