Parto in casa, scelta di serenità

A Somaglia è nata Stella, in casa, fra le braccia di mamma Sandra Romano e papà Gaetano Braghò. Per chi oggi porta i capelli bianchi, la nascita di Stella, fra le mura di cascina Sforzetta, non è certo un caso anomalo: nel Lodigiano di tanti e tanti anni fa, si partoriva normalmente in casa. Nel 2014 però, la scelta della giovane coppia è decisamente controvento. «Noi non condividiamo la medicina a tutti i costi - ha spiegato Sandra - e crediamo che nascere sia la cosa più naturale del mondo: il parto in casa rispetta i tempi del bambino, senza alcuna violenza». In particolare quello della signora Romano è stato un parto integrale: il cordone ombelicale non è stato reciso, ma si è staccato naturalmente dopo qualche giorno, secondo il metodo Lotus Birth. «In questo modo il bambino continua anche dopo il parto ad assorbire il nutrimento e il sangue della placenta - ha sottolineato Sandra - e gradualmente impara a respirare in maniera autonoma».

Stella, 4 chili di bellezza e due occhi chiari sgranati subito verso papà, è nata la mattina del 15 gennaio, dopo diverse ore di travaglio, grazie all’assistenza di due ostetriche: Anna Maria Cuozzo e Rosa Elvira Estrada. «Dal punto di vista della salute - ha spiegato Anna - questo tipo di parto permette alla mamma di rimanere nel proprio ambiente e sentirsi dunque più forte e dal punto di vista igienico sanitario entrambi sono a posto».

Occhi, mani, orecchie, olfatto: questi gli strumenti usati dalle ostetriche per cogliere «il momento giusto».

«Sono sempre stati gli strumenti fondamentali delle ostetriche - ha sottolineato Anna - a cui di certo abbiamo aggiunto l’utilizzo di un apparecchio che aiuta a sentire il battito del cuore del bambino, importante». «Durante la gravidanza sono stata bene - ha raccontato Sandra - e mi sono recata a fare un controllo per tranquillizzare qualche parente e qualche amico, preoccupato per la mia scelta: mi rendo conto che dopo anni e anni di cultura dell’ospedalizzazione del parto non sia facile comprendere questo tipo di scelta, che oltretutto allo Stato costa meno (in termini di controlli, strumentazioni, analisi, personale, degenza); peccato però che in Lombardia, a differenza di altre Regioni, non sia consentito il rimborso per il parto a domicilio». Gaetano, 40 anni, è un avvocato, mentre Sandra, 32 anni lavora come consulente per l’evoluzione spirituale e consulente di meta-medicina: molto più di una professione, ma una filosofia di vita che punta sulla forza dello spirito e sulla sua crescita, ricercando, secondo la meta-medicina, le cause psicosomatiche degli eventuali malesseri.

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