Parcheggio selvaggio in stazione, scatta la rimozione per le biciclette

Parcheggio selvaggio di biciclette in stazione, l’amministrazione pensa a soluzioni drastiche: sarà consentito lasciare i mezzi solo negli stalli consentiti o in aree appositamente individuate. E per i mezzi parcheggiati senza criterio o peggio a ostacolo di rampe per disabili e carrozzine, come accaduto ieri, scatterà la rimozione forzata. È questa la proposta dell’assessore Luca Canova. La questione è emersa con forza ieri. Molte bici erano appoggiate ai bordi della rampa per l’accesso dei disabili in stazione, a pochi metri dall’ingresso, e questo ha scatenato le proteste di alcuni pendolari che hanno bollato come segno di inciviltà il parcheggio in questo modo. In prossimità della stazione, a poche decine di metri dagli ingressi, è presente la ciclostazione comunale in via Caduti di Russia, un’area chiusa e recintata dove lasciare i mezzi a pagamento, e ci sono anche diversi stalli liberi lungo via Matteotti, le vecchie rastrelliere con tanto di copertura. «Non voglio colpevolizzare nessuno, perché probabilmente chi ha lasciato la bicicletta sulla rampa disabili l’ha fatto commettendo una leggerezza, senza rendersi conto di danneggiare altri utenti, disabili ma anche anziani o genitori con passeggini, tutti quelli che usano le rampe – spiega l’assessore Canova -. Tuttavia la situazione sta degenerando e bisogna porre un freno a questi atteggiamenti. Io ho già più di un’idea, ora bisognerà fare le verifiche tecniche e ne parlerò con il sindaco e la giunta per valutare la possibilità di intervenire con decisione. Non per punizione, ma per impedire altre situazioni di disagio».

L’idea di Canova è già ben delineata e segue un percorso logico. «Prima di tutto è corretto informare, quindi procederemo con un avviso che spieghi che non è possibile parcheggiare nella zona immediatamente d’accesso alla stazione, e men che meno sulla rampa disabili – spiega Canova -. Poi si può procedere con degli avvisi-adesivi da apporre sui mezzi che ancora risultassero parcheggiati in modo sbagliato. A un certo punto però si dovrà intervenire anche con le maniere forti, e se dopo tutte le informazioni ci fossero ancora biciclette parcheggiate in modo scorretto bisognerà trovare il modo per rimuoverle forzatamente. È un processo tecnicamente non semplice, perché bisogna capire se agire con ordinanza o nei regolamenti, e in più le biciclette non hanno targhe identificative. Bisognerà studiare con gli uffici come procedere. In qualche modo bisogna fermare questi atteggiamenti e tornare ad avere una situazione di normale civiltà».

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