Ospedaletto, le fabbriche dismesse sono il focolaio del degrado

Ex gatti Arredare e Argon frequentate da bande di giovani e non solo

Fino a pochi anni fa, fra quelle mura si vendevano mobili. Oggi, in quell’edificio vuoto, si ritrovano di nascosto, per bere, mangiare e fumare, gruppi di ragazzi, sempre più soli e spaesati di fronte a questo “lockdown”. Il caso riguarda l’ex stabile di Gatti Arredare che da qualche tempo sembra esser diventato sede di saltuari bivacchi, proprio come un altro edificio che dista solo pochi metri: si tratta dell’ex Argon, vecchia azienda serigrafica, trasformata a tratti in una discarica abusiva e in un rifugio per bivacchi di fortuna. L’ex mobilificio infatti è contornato da verde incolto, ma accedervi non è difficile: la sbarra sulla quale è affisso il cartello della vendita dell’immobile è facilmente superabile e a dimostralo sono le scritte fatte con lo spray colorato sulla parete bianca della storica attività. La porta di ingresso è una porta di vetro, mentre gli ingressi sul retro sono coperti da una sorta di “tettuccio” sotto il quale ci si può riparare. Non a caso, nei pressi dell’ex mobilificio c’è chi sostiene che alcuni ragazzi si siano sistemati persino con un divanetto, assembrandosi per bere e fumare, telefonini alla mano, proprio lì, il tutto, ovviamente, in barba a distanziamento sociale e coprifuoco.

L’ex azienda di macchine serigrafiche invece è da tempo meta di scarichi abusivi di rifiuti come cartacce, sacchi, pezzi di arredo, pneumatici e persino scarti edili, e da altrettanto tempo mostra il portellone di accesso spalancato. Oltre alle scritte sulle pareti dell’ex industria. «Il problema c’è – commenta l’assessore Giuseppe Riboni -, entrambi gli edifici, vuoti, in cerca di rilancio, sono richiamo per abbandoni di rifiuti e bivacchi; per questo abbiamo deciso di prendere contatti con le attuali proprietà per fare il punto sul futuro di queste aree – continua -, ma allo stesso tempo per capire quali sono le rispettive competenze e definire delle risposte affinché questi ex stabili non si trasformino in luoghi del degrado». Riboni precisa: «In particolare di fronte all’ex Argon abbiamo più volte provveduto a pulire, perché di continuo vengono scaricati rifiuti, ma non è pensabile che si continui così, così come non possiamo permetterci che tutto questo si allarghi ad altre situazioni». Quanto al rilancio di quei comparti, l’assessore conclude: «È certo qualcosa che ci auguriamo possa realizzarsi».

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