Orio, sotto la scarpata una discarica

Circa 1.200 metri quadri di terreno in corrispondenza della scarpata morfologica lungo la strada “della Venere” a Orio Litta sono stati posti sotto sequestro ieri pomeriggio dalla polizia provinciale, che ha riscontrato la presenza di un ampio deposito di macerie edili, «tra le quali non possiamo escludere la presenza di manufatti in cemento - amianto», spiega il comandante della Provinciale Arcangelo Miano.

La prima segnalazione era giunta appena due giorni fa al nucleo di tutela ambientale della procura della Repubblica di Lodi: a farla, una guardia appassionata di cicloturismo che già un paio di settimane fa aveva segnalato un impressionante smaltimento di lastre di eternit sulle colline di San Colombano al Lambro. I sigilli del sequestro descrivono una fascia lunga 600 metri per una larghezza di 20. «Si tratta con buona probabilità di materiale scaricato da diversi anni, sul quale è cresciuta la vegetazione - constata il comandante -. Nei prossimi giorni proseguiranno i sopralluoghi per poter affidare campioni all’Arpa per le analisi. Qualora fosse confermata la presenza di amianto, saremmo di fronte a una discarica di rifiuti pericolosi». Identificati anche i proprietari dei terreni, che sono stati invitati a nominare un avvocato ma che, all’esito delle indagini, potrebbero in teoria anche venire prosciolti da accuse penali, dato che non si esclude che abbiano acquistato i terreni solamente nel 2007.

L’area si affaccia su una strada sterrata, ma comunale, che un era utilizzata per andare da Orio a Livraga. In paese c’è chi sostiene che fosse abitudine, 30 e più anni fa, scaricare camion di macerie edili lungo quel “costone”. All’esito delle analisi, il Comune potrebbe anche venire messo nelle condizioni di dover ordinare la bonifica, che, nel caso di materiali pericolosi, rischia di essere particolarmente costosa.

«Non erano mai giunte segnalazioni in Comune - spiega il sindaco di Orio Pierluigi Cappelletti - ed è probabile che il dilavamento delle piogge abbia portato in superficie materiali che erano nascosti sotto terra e vegetazione. Seguiremo la vicenda con attenzione». Anche perché l’eventuale presenza di amianto disgregato potrebbe comportare il rilascio di fibre cancerogene, in prossimità di una strada che è frequentata anche da molti ciclisti.

Ieri pomeriggio il fotografo inviato da «Il Cittadino» per documentare l’intervento della polizia provinciale è stato seguito da un fuoristrada, a bordo due uomini che gli hanno chiesto cosa stesse succedendo. «Mi hanno superato a forte velocità sulla stradina e alla fine ho dovuto frenare e fermarmi - racconta il fotografo -, io ho tranquillamente spiegato loro che avevamo saputo che dopo una segnalazione erano stati trovati dei rifiuti e a quel punto se ne sono andati imprecando genericamente, “il mondo è pieno di ba....”. Non è stata una bella esperienza, anche perché non mi erano mai capitate cose simili, ma alla fine non mi è successo nulla».

Circa 1.200 metri quadri di terreno in corrispondenza della scarpata morfologica lungo la strada “della Venere” a Orio Litta sono stati posti sotto sequestro ieri pomeriggio dalla polizia provinciale

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