Orient Express, progetto della Caritas

Nessun profugo all’Orient Express: l’ex albergo candidato a diventare una nuova «Casa della Carità» territoriale, dove decentrare parte dei servizi di bassa soglia (mensa, dormitorio, casa accoglienza, housing sociale) oggi sostanzialmente concentrati nella casa San Giacomo a Lodi. Si è svelato ufficialmente ieri sera il destino dell’ex albergo Orient Express di piazzale Cadorna, l’informazione contenuta nella comunicazione firmata dal direttore della Caritas lodigiana don Andrea Tenca e letta in apertura di consiglio comunale dal sindaco Vincenzo Ceretti. E dunque: niente profughi nell’ex albergo, bensì un nuovo «polo della carità», che dovrà integrarsi con l’azione di solidarietà già messa in campo dalle Caritas parrocchiali a beneficio delle famiglie di Codogno e del territorio. Proprio su questo fronte sta lavorando la Caritas lodigiana, l’accordo già trovato con la proprietà dell’ex albergo, la società Cida-Cadorna dell’amministratore unico Federica Sguazzi: nella comunicazione letta da Ceretti, don Tenca ha infatti informato che la proprietà ha concesso l’Orient Express in comodato d’uso gratuito alla Caritas per un uso sociale, «senza avere una volontà di lucro».

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