
Un capriolo salta la rete di recinzione della Vigorplant a Fombio e cade nella vasca di raccolta delle acque, restando intrappolato. È successo ieri mattina nel cortile della ditta che produce terricci e ha sede in via Volta, dove in seguito alle precipitazioni fuori stagione delle scorse settimane, un tratto di terreno lungo il perimetro della Vigoplant è ceduto e il varco ha permesso al capriolo di entrare, per poi trovarsi nei guai. L’acqua nella vasca era di una quindicina di centimetri, per cui il capriolo non è annegato, ma essendo la piscinetta rivestita di un telo scivoloso, l’animale non riusciva a risalire. È’ probabile che si fosse allontanato dall’oasi Monticchie e fuori dalla riserva non abbia saputo dove andare. Quando gli operai lo hanno visto nel vascone, dopo l’iniziale stupore hanno allertato immediatamente le guardie forestali, l’Asl e i vigili del fuoco che sono accorsi sul posto. La situazione però si è rivelata più complicata del previsto. Secondo il veterinario dell’Asl, infatti, non era possibile catturare il capriolo, perché farlo avrebbe significato rischiare che morisse, non subito naturalmente ma magari nei prossimi giorni o settimane, per un infarto determinato dallo stress subìto.
Onde evitare rischi, i pompieri di Casalpusterlengo hanno costruito una rampa che hanno posizionato nella vasca, nella speranza che l’animale ci salisse sopra per uscir fuori. Il trucco, a detta del veterinario, stava nell’evitare all’animale il contatto troppo ravvicinato con l’uomo. Dopo il primo intervento dei pompieri in mattinata, il pomeriggio però è stato necessario chiamarli una seconda volta. Il capriolo non ne voleva saperne di uscire e quindi i vigili del fuoco hanno costruito e posizionato nella vasca un’altra rampa. Il capriolo è poi stato lasciato solo, per far sì che senza nessuno attorno potesse decidersi a salire su una rampa e uscire dalla vasca.
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