Nuovi profughi in arrivo nel Lodigiano

Casaletto, Caselle Lurani e San Rocco il Porto: il Lodigiano da nord a sud è messo alla prova dell’accoglienza migranti tra poche certezze e molte incognite, le quali altro non fanno che alimentare i timori e le preoccupazioni della gente. A Casaletto martedì sera in assemblea pubblica il presidente della provincia Mauro Soldati e il sindaco Giorgio Marazzina hanno informato la popolazione di Mairano che entro i primi di ottobre sarà pronta la casa cantoniera provinciale, destinata all’accoglienza di più di 24 persone, 22 migranti e due operatori probabilmente. Una scelta necessaria, quella delle case cantoniere, per evitare grandi concentramenti in tendopoli, come minacciato dalla prefettura di Lodi. A Caselle Lurani invece mercoledì è stato scoperto dall’amministrazione comunale un capannone artigianale privato trasformato in ostello-dormitorio per 14 migranti, senza alcuna richiesta di natura urbanistica al comune. Nel capannone della zona artigianale Cusanina mercoledì pomeriggio c’erano anche rappresentanti della Prefettura, ma non è stato chiarito chi abbia autorizzato i lavori. E a questo punto non si sa se la prefettura invierà o meno i migranti. Una situazione simile a quella denunciata dall’amministrazione comunale di San Rocco al Porto. Al sindaco la prefettura ha comunicato che è stata individuata una struttura privata per l’accoglienza migranti, un capannone, anche se non ha specificato dove si trovi. Anche in questo caso però l’amministrazione ha dichiarato la sua contrarietà totale all’iniziativa, ricordando che i capannoni artigianali hanno quella destinazione urbanistica e non sono adeguati ad ospitare persone.

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