Niente soldi per la via Emilia:Casale resta a bocca asciutta

La tangenziale di Casale non figura tra le opere finanziate nell’ultimo provvedimento del Cipe perché l’iter progettuale non è ancora completato: l’amministrazione comunale conta però di entrare nell’elenco delle opere con copertura economica 2012.

Poche settimane fa è stato reso pubblico il tradizionale elenco di opere finanziate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, l’ente di riferimento per i finanziamenti ordinari sulle opere di maggio impatto a livello nazionale, compresi i trasferimenti ad Anas per la realizzazione delle grandi arterie viarie di interesse sovra comunale.

L’assenza della variante di Casalpusterlengo alla strada statale 9 via Emilia aveva già sollevato qualche malumore tra alcuni cittadini, preoccupati che ora si potesse di nuovo entrare in un labirinto di nuove richieste e precisazioni sul progetto oppure che semplicemente non ci fossero soldi per Casale. Niente di tutto questo, però: la tangenziale di Casale non è stata nemmeno presa in considerazione perché dopo la consegna nella tarda primavera il progetto è ancora fermo all’Anas e al ministero dell’Ambiente a Roma.

«A quanto ci risulta non ci sono difficoltà, ed entro fine settembre dovremmo avere il via libero definitivo - spiega l’iter il sindaco di Casale Flavio Parmesani -. A quel punto sarà il provveditorato delle opere pubbliche della Lombardia a decidere se riconvocare una conferenza di servizi oppure se accettare le modifiche così come proposte dal comune di Casale e dalla Provincia e accettate da Anas e ministero dell’Ambiente. In ogni caso entro l’anno l’iter sarà concluso».

A quel punto si porrà la questione del finanziamento: Anas aveva inserito l’opera nel piano triennale 2009-2012, ma senza copertura economica con il trasferimento di fondi dallo Stato sarà impossibile vedere partire la gara d’appalto. L’amministrazione casalina tuttavia è ottimista.

«Il percorso amministrativo sarà chiuso entro l’anno e a livello politico mi risulta che nulla osti alla realizzazione dell’opera - afferma Parmesani -. Per questo sono moderatamente ottimista, e addirittura mi auguro che possa essere inserito nel prossimo elenco di opere in finanziamento dal Cipe, con decreto previsto per dicembre».

Se così fosse, entro il 2012 potrebbero realisticamente partire le operazioni di gara e quindi il cantiere potrebbe vedere la luce nel 2013. Su questo piano però incombe soltanto un pericolo, e di non poco conto.

«È chiaro che in questo periodo le risorse sono poche e le possibilità di finanziamento vanno restringendosi sempre più - conclude il primo cittadino -. Su questo versante però le nostre possibilità di intervento non sono molte: contiamo sul fatto che l’opera è sostenuta da tutto il territorio, non è contrastata da nessuno, e che è attesa da più di vent’anni».

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