Nella cascina un bazar della refurtiva

La Marmora trasformata dai ladri in un centro di “stoccaggio”

Materiale da cantiere e automezzi rubati per un valore superiore ai 400mila euro nascosti in una cascina della Bassa. È un bazar della refurtiva quello che si sono trovati davanti sabato pomeriggio i carabinieri di Orio Litta nel corso di un normale servizio perlustrativo in località Cascina Marmora: una mini pala cingolata caterpillar, un camion Mercedes Benz modello 3335 B, un mini escavatore, una benna per escavatore, 200 metri di cavi elettrici, 1000 litri di gasolio e persino un bancale di chiodi e due ceste di puntelli razziati la sera prima da una ditta di costruzioni dalle parti di Desenzano del Garda in provincia di Brescia. Merce del valore di 200mila euro cui se ne aggiunge però altra. Tutta imboscata tra le mura di una cascina disabitata alle porte di Orio Litta, eletta dai ladri loro personale rimessa. Sabato pomeriggio i carabinieri avevano notato dei movimenti sospetti nell’area e sollecitato l’intervento di una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile di Codogno avevano fatto irruzione nel cascinale: in quel momento i ladri si trovavano all’interno e non appena intuito che le cose si stavano mettendo male sono fuggiti lanciandosi da una finestra situata a sei, sette metri d’altezza. Quindi sono spariti nelle campagne. È stato allora che i militari hanno scoperto l’incredibile bottino, frutto di una miriade di furti, messo insieme dai malviventi: oltre all’escavatore, il camion Mercedes, la pala cingolata, il gasolio, i cavi elettrici e il materiale di proprietà della ditta di Desenzano, c’erano infatti quattro furgoni - anche questi rubati in territorio bresciano tra la fine di gennaio e i primi di febbraio -, e poi pezzi di altri mezzi smembrati: nella fattispecie targhe, sedili e altre componenti di furgoni e autovetture rubati. Senza disdegnare rame e oggetti vari verosimilmente di origine furtiva. Un catalogo da far invidia al migliore rigattiere, con la differenza non da poco che la merce convogliata qui era integralmente rubata. Per darsi un’idea dell’enormità del “catalogo” basti dire che secondo una prima stima il valore supererebbe i 400mila euro. Che fine farà adesso la merce è presto detto: la maggior parte è già stata restituita ai legittimi proprietari tra cui il titolare dell’impresa edile bresciana che non ha mancato di ringraziare i carabinieri della Bassa. Riconsegnare il resto del maltolto, specie la minutaglia senza nome, sarà invece più difficile. Maggiori possibilità di tornare a casa l’hanno i veicoli, sottratti in diverse parti della Lombardia. Da Como a Sesto San Giovanni passando per Rozzano. Le indagini sono concentrate in queste ore sugli autori dei furti che sono riusciti a scappare, fermo restando che il blitz compiuto dalle forze dell’ordine ha interrotto l’attività illecita esercitata nel Basso Lodigiano.

La Marmora trasformata dai ladri in un deposito di stoccaggio del materiale rubato, i carabinieri avevano notato un via vai sospetto nella zona

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