
Cronaca / Basso Lodigiano
Lunedì 29 Febbraio 2016
Maxi cartiera da 500 posti nella ex Gulf di Bertonico
Una cartiera in grado di portare 500 posti di lavoro diretti nell’area ex Gulf di Bertonico. La settimana prossima gli intermediari di un grande gruppo spagnolo attivo nell’industria della carta avranno una serie di incontri nel Lodigiano per capire le potenzialità dell’area e le possibili condizioni di insediamento. L’ex Gulf è in concorrenza con altri quattro siti nel Nord Italia, ma avrebbe buone chance di convincere l’operatore. L’investimento, da qualche centinaio di milioni, arriva in Italia tramite Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del ministero dell’Economia.
Gli operatori spagnoli vogliono un sito produttivo vicino a Milano, meglio se a sud, e non a caso le aree in concorrenza sarebbero il Piacentino, il Cremonese, il Pavese e il Mantovano. Gli intermediari dell’affare hanno già incontrato il sindaco di Bertonico Verusca Bonvini nei giorni scorsi e fissato in agenda appuntamenti per la settimana prossima con Gianfranco Concordati, sindaco di Casale e consigliere provinciale con delega alla pianificazione territoriale, e con il presidente della Provincia di Lodi Mauro Soldati. Dopo questi incontri, arriveranno in Italia anche gli stessi investitori spagnoli per prendere visione dell’area.
Secondo indiscrezioni, l’ex Gulf ha suscitato grande interesse perché le moderne cartiere necessitano di grandi quantitativi di energia, spesso con previsioni di fonti d’energia anche alternative, e della presenza di acqua. La vicina centrale di Sorgenia, la possibilità di spazio per sviluppare progetti energetici complementari e la Muzza che scorre accanto sono elementi importanti.
L’area è appetibile poi perché già bonificata e urbanizzata, e lì vi arriva anche lo scalo ferroviario industriale. Il piano industriale prevede molti posti di lavoro, tra i 400 e i 700 circa. Nonostante il progetto di un impianto all’avanguardia, molte operazioni restano manuali e per questo hanno bisogno di molta manodopera. Nella presentazione dell’iniziativa, gli investitori indicano la forza lavoro dell’indotto in un multiplo per cinque delle assunzioni dirette, quindi tra i 2mila e i 3500 posti di lavoro tra servizi interni ed esterni, fornitori, partner.
Il sito produttivo potrebbe estendersi su un’area compresa tra i 30mila e i 50mila metri quadrati, una porzione piccola rispetto alla disponibilità di terreno nel comparto, circa 800mila metri quadrati. La proprietà dell’ex Gulf è privata, suddivisa tra due diverse società Kumosar e Sviluppo Industriale del Basso Lodigiano (S.I.B.L.). In passato nella zona già diversi tentativi di insediamento sono svaniti nel nulla, e con loro i posti di lavoro promessi, da un’industria alimentare del freddo alle serre di Sorgenia. Anche Fm Logistic era stata indirizzata verso l’area ex Gulf, ma alla fine ha scelto Ospedaletto.
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