
Cronaca / Basso Lodigiano
Sabato 24 Maggio 2025
Mattarella a Codogno 5 anni fa
2 giugno 2020 Sabato 31 maggio con «il Cittadino» uno speciale di 24 pagine con articoli e foto dell’epoca
L’omaggio alla prima città del Covid: “Da qui riparte l’Italia del coraggio”. Questo il titolo di prima pagina del «Cittadino» del 3 giugno 2020, dedicato alla storica visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Codogno in occasione della Festa della Repubblica il 2 giugno 2020.

Un evento memorabile, nel pieno della pandemia, destinato a entrare nella storia, vissuto non solo dal punto di vista istituzionale ma - soprattutto - dal punto di vista popolare.
Migliaia le persone che cinque anni fa hanno voluto salutare il presidente della Repubblica, in piazza, nelle strade, sui balconi. Per ricordare quei momenti e riviverli assieme, «il Cittadino» di sabato 31 maggio 2025 riproporrà, a cinque anni di distanza, le pagine speciali che nel 2020 avevano raccontato la visita di Sergio Mattarella.
L’inserto, da conservare, sarà costituito da 24 pagine interamente a colori, con i ricordi di ieri, le immagini di chi c’era e della grande festa di popolo, e le interviste di oggi, realizzate nei giorni scorsi per le strade e nei palazzi delle istituzioni, per fare memoria.
Nello speciale anche l’intervista al sindaco Francesco Passerini, che nel febbraio 2025, in un colloquio con «il Cittadino», parlando della visita di Mattarella aveva risposto: «L’ho saputo appena sei giorni prima. Stavo prendendo un caffè e ricevo una telefonata da un numero con prefisso 06: dall’altro capo del telefono c’era la segreteria del presidente della Repubblica. Di primo acchito ho pensato a uno scherzo. Poi il quadro si è chiarito. Ricordo che dopo la telefonata del presidente Mattarella, che mi annunciava l’intenzione di venire in visita in città, chiamai subito la responsabile della segretaria del sindaco e ancora stentavo a crederci. Ma quando Sky News ha titolato che il 2 giugno il presidente Mattarella sarebbe stato a Codogno tutti i dubbi sono stati fugati. Quella è stata la prima visita nella storia della Repubblica avvenuta senza un sopralluogo preventivo in loco».
«Credo che la visita sia servita a ristabilire una giusta percezione dello Stato fra i cittadini. I protocolli avevano limitato le occasioni in cui il presidente avrebbe potuto salutare la cittadinanza, eppure, per due volte, all’uscita dall’incontro in municipio e al cimitero, Mattarella ha voluto a tutti i costi fare un saluto, un fuori programma, carico di umanità. È stata una delle più belle esperienze in un periodo da incubo».
Appuntamento in edicola e all’edicola digitale sabato 31 maggio.n
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