Mancano i posti letto, ricoveri bloccati

Mancano i posti letto in ospedale: torna il blocco dei ricoveri ordinari negli ospedali di Codogno e di Casale. Un provvedimento d’emergenza che i due nosocomi avevano già subito a febbraio, incapaci di assorbire l’aumentato afflusso di accessi in ospedale soprattutto per patologie influenzali di stagione. Adesso ci risiamo e stavolta complice è il periodo estivo: con i posti letto dei reparti ridotti per le ferie del personale e il caldo torrido che acuisce patologie e scompensi, i due ospedali della Bassa si sono ritrovati senza più posti letto liberi. Lo scotto maggiore, ovviamente, lo sta pagando quello di Codogno che è presidio d’emergenza-urgenza del Sud Lodigiano e dove vi sono i principali reparti sanitari (medicina, ortopedia, chirurgia, cardiologia, ginecologia ed ostetricia). Il blocco è in vigore già da giorni, deciso sul finire della scorsa settimana dal direttore sanitario degli ospedali di Codogno e di Casale, dottor Valerio Tagliaferri. Come già a febbraio, anche adesso nelle due strutture ospedaliere della Bassa sono possibili solo i ricoveri legati a interventi oncologici e d’urgenza, anche internistici. Esempio: una frattura al femore è autorizzata al ricovero, così come un intervento per una patologia tumorale maligna. Nessun ricovero, invece, per patologie ordinarie, così come sospesi sono anche gli interventi operatori di carattere non urgente già inseriti nelle liste di attesa dei diversi reparti. «Un provvedimento drastico e di disagio, nessuno lo nega. Ma purtroppo necessario», ha sottolineato ieri Tagliaferri. Chiaro il riferimento alla difficile situazione venutasi a creare la scorsa settimana: avevano bisogno di un ricovero ma si sono trovati senza posto letto i tre pazienti che giovedì scorso hanno dovuto restare bloccati al pronto soccorso di Codogno, in attesa di trovare un letto d’appoggio in uno dei reparti del nosocomio. A far suonare forte il campanello d’allarme il fatto che uno di questi pazienti in pronto soccorso c’era già dalla notte precedente. La situazione era sembrata normalizzarsi nel fine settimana, tanto da far ipotizzare la possibilità di una revoca del blocco. Lunedì però la situazione è di nuovo precipitata. «A fine mattina c’è stato un iper-afflusso in pronto soccorso a Codogno di dieci pazienti bisognosi di ricovero, il che ha riportato l’allerta - ha spiegato Tagliaferri -. Si sono dovuti trovare ricoveri d’appoggio temporanei nei diversi reparti ed è per questo che il blocco è stato mantenuto». Senza essere drammatica, la situazione ieri era ancora ben lontana dalla normalità: due i pazienti che avrebbero dovuto avere posto letto in ortopedia (satura) e che l’hanno invece trovato in appoggio temporaneo in ginecologia (già sotto pressione per l’arrivo delle puerpere da Lodi, stante la chiusura dell’ostetricia dell’ospedale laudense). «Monitoriamo la situazione di giorno in giorno - ha concluso ieri Tagliaferri - : solo quando i segnali non saranno più d’emergenza, il blocco potrà essere revocato».

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