MALEO Via alla perizia per fare chiarezza
sulla tragedia di Ferragosto

La 34enne Elisa Conzadori, dipendente del Famila di Codogno, fu travolta da un treno in transito

I segnali luminosi e poi la campana, la sbarra che scende e la Citroen C1 sospinta fino alle stesse sbarre. È partita ufficialmente alle 12 in punto la perizia al passaggio a livello di Maleo. Obiettivo, fare chiarezza su quanto accaduto il 15 agosto, tre mesi fa esatti, quando a perdere la vita fu la 34enne Elisa Conzadori, dipendente del Famila di viale Marconi a Codogno e travolta da un treno in transito in direzione Mantova. Cosa è successo poco dopo le 11 a quel passaggio a livello? Testimoni hanno subito raccontato di aver visto la sbarra alzarsi prima del passaggio di Elisa, come accaduto nelle settimane successive, ma ieri si è cercato di fare ancor più luce mettendo un punto definitivo. Il traffico è stato bloccato intorno alle 9 e deviato sulla 234, mentre all’altezza del passaggio a livello è stata smontata la sbarra a semibarriera posizionata subito dopo l’incidente del 15 agosto e sostituita proprio con quella presente al momento del sinistro. A seguito dell’incidente mortale, infatti, questa era stata posta sotto sequestro. Ieri invece il trasporto nuovamente tra Maleo e Codogno, costantemente filmata per essere inserita nei supporti originari. Poi l’attesa. L’ultimo convoglio prima del blocco totale alla circolazione ferroviaria è transitato intorno alle 12. Da lì il via alla simulazione, la Citroen C1, identica a quella di Elisa, recuperata nei giorni scorsi, sospinta fino al passaggio a livello per capire se vi sia stato un impatto tra il mezzo e la barriera.

Si è quindi provato a poggiare la Citroen contro la sbarra e poi vedere se, con una leggera spinta, quest’ultima potesse alzarsi, contrassegnando anche il punto d’impatto sull’auto. Pochi minuti di effettivo movimento, scandito dal segnale acustico, a cui ha fatto seguito la rilevazione di dati e, nei prossimi giorni, anche l’analisi di foto e filmati, con telecamere posizionate frontalmente e dietro la Citroen e anche un drone che ha sorvolato per alcuni istanti i cieli di Case Campagna. Sul posto polizia scientifica, la Polfer, tecnici di Rfi, ma anche il papà di Elisa, il compagno, la sorella e il legale della famiglia, rimasti, gli unici insieme al personale autorizzato, vicini al passaggio a livello al momento della perizia.

Era anche giunto il sindaco di Maleo Dante Sguazzi, il 15 agosto sul posto negli attimi immediatamente successivi al sinistro mortale. «L’auspicio è che si arrivi il prima possibile alla verità per dare giustizia alla vittima. Questa perizia vediamo a cosa porterà, ci sono testimonianze che raccontano dalla sbarra non toccata, ma capisco che Ferrovie voglia avere tutte le certezze del caso», le parole del primo cittadino.

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