Macchinette, colpo grosso in sala giochi

Manomesso il sistema d’allarme un uomo incappucciato si è introdotto nella sala slot e con una bomboletta spray ha oscurato le telecamere di videosorveglianza. Fine dei giochi. Erano le 4.06 di lunedì notte e il tempio del divertimento Terry Bell a San Sisto, in comune di San Rocco al Porto, aveva chiuso da qualche minuto quando una banda di tre uomini a viso coperto ha dato l’assalto al locale.

Mezz’ora per scassinare 17 slot machine e ripulirle di 15mila euro in monete, aprire due videolottery per scoprire che erano vuote e andarsene. Un colpo studiato fin nel dettaglio, perché prima di entrare i ladri hanno fatto scattare l’allarme intorno alla una del mattino mettendo sull’attenti i gestori che a quell’ora si trovavano in sala, quindi si sono nascosti in attesa che Piero Riboldi e gli amici terminassero il controllo. La spedizione si è infatti svolta in due tempi. Dopo il “test”, il monitor del sistema antifurto del Terry Bell indicava un’anomalia ma non avendo trovato in giro nessuno e nessun segno di scasso i gestori hanno concluso che doveva trattarsi di un guasto.

In realtà i malviventi avevano manomesso un filo dell’impianto sul tetto, una mossa da esperti che soltanto il sopralluogo di un tecnico avrebbe potuto rilevare. Rintanati da qualche parte, hanno quindi atteso che anche gli ultimi clienti se ne andassero e i gestori chiudessero finalmente il locale. Una manciata di minuti più tardi, alle 4.06 in punto come mostrano le poche immagini registrate prima che le telecamere venissero coperte dallo spray bianco, i tre banditi fanno irruzione nella sala.

Il tempo che separa la chiusura del Terry dalla violazione è quello per raggiungere il terrazzino affacciato su piazza 2000 e scardinare la portafinestra. Una volta dentro i ladri spaccano i cassetti di 17 slot e saccheggiano 15mila euro in monete, poi aprono gli sportelloni delle videolottery ma capiscono che sono vuote e lasciano perdere. «Quando sono venuto ad aprire lunedì c’erano le slot buttate a terra e tutte rotte - spiega il gestore Piero Riboldi -. Una cosa mai vista, sembrava un rottamaio». La figlia Claudia ha rilevato l’attività a giugno e non c’erano loro a marzo quando la sala giochi ha subito un colpo simile.

Questa volta i malviventi erano meglio organizzati e sono riusciti a mettere fuori uso il sistema d’allarme manipolando un filo sul tetto. «Il sospetto di qualche anomalia c’è venuto subito all’una quando abbiamo ricevuto il messaggio telefonico dell’allarme - racconta Claudia Riboldi -. Poi mio padre ha controllato sul tetto, dietro allo stabile, insomma dappertutto e non ha trovato niente».

La banda è rimasta nascosta fino a quando ha avuto il campo libero, poi i tre incappucciati sono entrati in sala e hanno razziato la bellezza 15mila euro di giocate. I danni alle slot invece non sono stati ancora calcolati, fatto sta che per due giorni la sala giochi Terry Bell è rimasta chiusa al pubblico.

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