Luminarie, un Natale “a intermittenza”

La crisi economica limita le luci e in qualche caso le spegne

La crisi abbassa le luci di Natale ma non le spegne. Nonostante la spending review e le casse sempre più vuote o blindate dalla scure del patto di stabilità, nella Bassa i Comuni non vogliono rinunciare alle luminarie natalizie. Se possibile. Così studiano soluzioni economiche.

Qualcuno infatti ha gettato la spugna qualche anno fa e le luci le ha spente da tempo mentre sono tanti i paesi che ricorrono al sostegno dei privati e degli sponsor per abbellire le vie del centro a costo zero: a mettere mano al proprio portafoglio sono rimasti i Comuni più piccoli, dove chiaramente l’esborso è contenuto. Ma anche fra i paesi meno grandi c’è chi si dice pronto a rinunciare.

È il caso di Cavacurta, dove il sindaco Daniele Saltarelli sta facendo i conti. «Finora abbiamo sempre messo le luci di Natale in paese, cercando soluzioni intorno ai 1000 euro - ha spiegato Saltarelli - e lo scorso anno di fatto le abbiamo divise fra Comune e un paio di privati. Quest’anno non credo, - ha continuato il primo cittadino - e visti i tagli e non alzando l’Imu, l’obiettivo sarebbe recuperare quel che si può da donare alla nostra chiesa. Potrebbe saltare anche il pranzo con gli anziani». Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il sindaco di Guardamiglio Maria Grazia Tondini: «Metteremo le luminarie se troveremo i privati disposti a contribuire alle spese». Anche le luci di Maleo sono appese al filo della consueta disponibilità del privato.

A Castiglione invece il Natale è già arrivato e con largo anticipo. Le luminarie con anche la scritta “Auguri” sono già state posizionate (ma non ancora accese). In tempo di crisi però la neo amministrazione comunale, non potendo spendere soldi per cose “superflue” ma non volendo rinunciare ai segni della festa, ha deciso di ricorrere a uno sponsor che offrirà anche un maxi Babbo Natale.

«A Bertonico, - ha spiegato il sindaco Verusca Bonvini - sono 10 anni che le luminarie vengono offerte dai privati che anche quest’anno hanno confermato la loro disponibilità e che ringraziamo».

Codogno si affida anche quest’anno ai commercianti: da metà novembre le luminarie dovrebbero già essere attive in occasione della tradizionale Fiera autunnale. E anche Casale, come sempre, sarà addobbata grazie al contributo delle attività, salvo colpi di scena.

Paesi come Fombio, Caselle Landi, Ospedaletto Lodigiano e Somaglia sono intenzionate a installare le luci ancora di tasca propria ma in uno stile sobrio.

A Camairago e Castelnuovo invece niente addobbi. Nel primo caso la scelta risale a tre anni fa; nel secondo caso fino a pochi anni fa si utilizzavano delle piccole luci della Pro Loco che si sono poi logorate. A quel punto è subentrato l’impegno del Comune nel 2009 e nel 2010 ma già dallo scorso anno l’amministrazione ha preferito non mettere più nulla. A maggior ragione quest’anno, in tempo di crisi.

Quello 2012 dunque si profila nella Bassa come un Natale “a intermittenza”.

Sara Gambarini

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