LODI Dopo il focolaio la Medicina chiude i battenti nel week end

Per i nuovi ricoveri, l’Asst si appoggerà alle strutture di Codogno e Casale

Focolaio di Covid in ospedale, il reparto di Medicina del presidio cittadino chiude per la sanificazione nel fine settimana. I malati vengono trasferiti nelle sale del day hospital chirurgico.

Intanto i pazienti e gli operatori risultati positivi sono saliti a circa 26.

Tra il 26 e il 27 novembre, durante i controlli effettuati per le dimissioni e i trasferimenti dei malati in altri reparti o al domicilio, sono emersi 16 pazienti positivi in Medicina, ieri saliti a 18 e 8 nel reparto di Cardio-pneumologia, oltre a circa 8 operatori sanitari, attualmente, ma i tamponi stanno continuando e qualcuno ha avuto anche bisogno di ricovero. I pazienti, risultati negativi all’ingresso nei due reparti, sono diventati positivi al momento delle dimissioni e questo ha fatto scattare l’allerta e ha attivato, da parte dell’Asst, le procedure di sicurezza.

L’ospedale ha isolato le persone da isolare, dimesso gli asintomatici e avviato un audit interno per valutare cosa fosse successo.

«Stiamo ancora studiando il caso - spiega il direttore generale Salvatore Gioia - per capire cosa sia capitato davvero ed evitare che si ripeta ancora, in un altro momento, la stessa situazione». I protocolli aziendali, aveva spiegato l’Asst nei giorni scorsi, «prevedono controlli rigorosi, anche nei passaggi da reparto a reparto, in considerazione del fatto che la positività può manifestarsi dopo un periodo di latenza, anche nei giorni successivi e senza sintomi».

Intanto, è partita l’operazione che consentirà di sanificare il reparto di Medicina dove si è sviluppato il focolaio maggiore. La Cardio-pneumologia, invece, è in corso di sanificazione, in queste ore, a blocchi.

«I pazienti positivi sono saliti da 16 a 18 - spiega il direttore generale - e gli operatori da 6 a 8 (ma i tamponi sono ancora in corso e in queste ore stanno arrivando nuovi casi di contagiati tra medici, oss e infermieri delle due unità operative, ndr). I letti della medicina sono 34, tra dimessi, e ricoverati in aree Covid, abbiamo 12 malati da collocare; domani sera (questa sera, ndr) apriremo 12 letti di medicina nel day hospital chirurgico, approfittando del fatto che la chirurgia, nel fine settimana, è ferma. Sanifichiamo il reparto e tra lunedì e mercoledì, i pazienti possono ritornare nella medicina, ormai bonificata».

Per poter ricoverare, invece, i nuovi malati che, nel frattempo, continueranno ad arrivare in pronto soccorso, l’Asst si appoggia ai due presidi della Bassa, Casale e Codogno.

«Nella Medicina di Codogno - spiega il dottor Gioia - andremo a riaprire 6 letti per acuti che erano stati chiusi: qui potremo ricoverare i nuovi malati in arrivo. Il reparto tornerà ad avere i suoi 36 letti. A Casale, nel frattempo, apriremo 8 letti di sub acuti, in riabilitazione geriatrica. Qui manderemo alcuni pazienti, attualmente ricoverati in Medicina a Codogno e che sono già dimissibili in quegli spazi». L’Asst in questo modo avrà, nella Bassa, un polmone di 14 letti per poter gestire i nuovi pazienti in arrivo, sia dal pronto soccorso di Lodi che dal pronto soccorso di Codogno, tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima».

È abortito, invece, il progetto di aprire ulteriori 20 letti covid, nell’ospedale di Codogno, ventilato nelle ultime ore. «Abbiamo visto che il trend dei nuovi pazienti Covid è in calo, quindi - dice il manager -, abbiamo rinunciato».

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