Lever annuncia altri licenziamenti

Ancora licenziamenti all’Unilever di Casale. La multinazionale, che negli ultimi anni ha già ridotto in maniera consistente la propria presenza nel Lodigiano, ha annunciato ieri la volontà di procedere ad altri 23 esuberi. Una notizia che purtroppo era nell’aria da tempo e alla quale i sindacati replicheranno con un pacchetto di contromisure annunciato nel tardo pomeriggio di ieri.

I licenziamenti sono la diretta conseguenza della decisione di Unilever di chiudere il reparto intermedi di Casale, cioè il reparto che produce polveri semilavorate per detersivi. L’annuncio dei 23 licenziamenti è arrivato durante l’incontro tra i sindacati e i responsabili aziendali.

«Nella riunione dedicata alla situazione del reparto intermedi - spiegano le rsu - è stata comunicata la chiusura del reparto a causa della perdita dei volumi, con il conseguente annuncio dell’esubero di 23 posizioni lavorative sulla filiera di produzione. La comunicazione formale dell’apertura della procedura di mobilità è prevista per il 21 novembre. Prima di quella data - aggiungono le rsu - è stato chiesto un incontro con l’azienda per discutere della questione occupazionale». Oltre alla richiesta di aprire un confronto per ragionare sulla procedura di mobilità, i sindacati hanno immediatamente annunciato una serie di contromisure. Oggi è in programma uno sciopero di quattro ore. I lavoratori del primo, secondo e terzo turno potranno aderire allo sciopero astenendosi dal lavoro nelle ultime quattro ore del turno. I lavoratori del turno normale invece potranno aderire astenendosi dal lavoro nelle prime quattro ore, cioè dalle 8 a mezzogiorno.

Le rsu hanno poi indetto un’assemblea generale di tutti i lavoratori per domani. «L’azienda - dicono ancora le rsu - ha inoltre comunicato l’intenzione di discutere e rivedere gli attuali trattamenti economici nell’ottica di un ulteriore contenimento dei costi per il mantenimento della competitività del sito di Casale»

Nel polo lodigiano Unilever produce detersivi. Negli scorsi anni la multinazionale ha provveduto a pesanti tagli, tanto che quella Unilever è stata una delle più grandi “questioni sociali” del territorio.

Lor. Rin.