L’elettrodotto “pagherà” il Mortorino

Terna finanzia la risistemazione del gioiello in disfacimento

Il nuovo elettrodotto nella Bassa porta in dote il risanamento conservativo del Mortorino: la società Terna finanzia la rinascita dell’antico cimitero settecentesco di San Fiorano. E stavolta c’è una convenzione già siglata con l’amministrazione comunale sanfioranese e un budget di oltre 300mila euro a dare certezza a quest’intervento che San Fiorano sta inseguendo a denti stretti dal 2005. Adesso l’obiettivo è finalmente centrato e per il Mortorino il futuro prossimo è di sicuro roseo. Dal sindaco Antonio Mariani il commento che inquadra efficacemente la soddisfazione per l’importante aggiornamento: «Non ci siamo fatti scoraggiare né dalle lungaggini dei tempi amministrativi, né dagli ostacoli incontrati in questi anni - sottolinea Mariani -. È dal 2005 che stiamo lavorando per portare a casa i finanziamenti necessari a questo consolidamento, con i primi tentativi, poi falliti, di trovare le risorse nei bandi della Regione. A distanza di più di sei anni possiamo ora cantare vittoria. Il restyling del Mortorino sta a cuore a tutti i sanfioranesi». Sarà la società Terna a finanziare l’intero intervento di consolidamento del Mortorino: suoi gli oltre 300mila euro già messi a disposizione, ad incrementare ulteriormente quel pacchetto di interventi di compensazione che a San Fiorano ha già prodotto opere nel campo della sicurezza stradale e del risparmio energetico. «Abbiamo già il progetto definitivo, avallato dalla Sovrintendenza - spiega Mariani -. Tempo di approvare le carte esecutive e di andare in gara d’appalto e prevediamo di iniziare i lavori entro fine giugno, per inaugurare l’opera prima del prossimo inverno». Che il Mortorino abbia bisogno di una completa opera di ristrutturazione è sotto gli occhi di tutti. L’antico cimitero che incanta in pieno centro storico a San Fiorano non solo da anni sta facendo i conti con la rovina del tetto e lo sfarinamento degli intonaci, magagne derivate dal passare dei secoli e dalla continua azione dell’umidità in risalita dal terreno. Risale ad un paio di inverni fa, infatti, il preoccupante abbassamento di uno dei pilastri del portico dell’antico chiostro, causa di un serio cedimento strutturale di una parte del Mortorino. Messo a punto dall’architetto Mario Fugazza e dell’ingegnere Ugo Utica, il risanamento strutturale e conservativo dela struttura prevede ora il rifacimento del tetto e di tutti gli intonaci esterni, la sistemazione delle molte crepe e fessure riscontrate nelle murature, il consolidamento statico della parte di terreno interessata dai cedimenti.

Luisa Luccini

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