Somaglia aderisce alla “Carta delle foreste” di Lombardia: il patrimonio verde dell’oasi delle Monticchie rientrerà a pieno titolo nella carta lombarda per la valorizzazione delle foreste mentre la stessa Regione è già al lavoro per l’acquisizione di nuovi terreni per ampliare il polmone somagliese.
Con l’acquisizione di nuove aree dai privati, l’oasi delle Monticchie passerebbe da circa 23 ettari di cuore boschivo a 33 sempre di area forestale. Sono 10 infatti gli ettari oggetto del desiderio, per cui sono ancora in atto le trattative coi privati.
Resta la certezza del grande interesse della regione Lombardia per la riserva della Bassa Lodigiana, che appartiene per due terzi alla Regione che solo nel 2007 investì circa 700mila euro, e per un terzo all’amministrazione comunale di Somaglia, che attraverso l’adesione alla “Carta delle foreste” di Lombardia pone l’accento sul valore dell’oasi per il territorio comunale e rispetto alla rete dei Parchi locali di interesse sovracomunale (Plis).
Per l’assessore con delega alla valorizzazione degli ambiti naturali Giuseppe Botti l’adesione conferma un attenzione di tipo etico - ambientale, che l’amministrazione comunale intende perseguire in termini di futuro sostenibile e valorizzazione del verde. «Aderire alla “Carta delle foreste” di Lombardia infatti significa impegnarsi nella tutela di quel patrimonio, nella divulgazione della storia del territorio, nel rendere fruibile quelle aree e nel farle conoscere», ha sintetizzato Botti, ricordando che si tratta di impegni presi nei confronti di regione Lombardia che a Somaglia ha investito attraverso Ersaf (Ente regionale per i Servizi all’agricoltura e alle foreste).
La riserva naturale Monticchie (che rientra nel sistema parchi della regione Lombardia) tutela un territorio che si estende per 250 ettari, dei quali 24 circa di bosco igrofilo e 225 ettari circa di ambiente agricolo ricco di canali e sorgive.
Dopo l’atto di adesione approvato in consiglio comunale, l’amministrazione di Somaglia si prepara a predisporre apposita delibera di giunta.
Con la “Carta delle foreste” di Lombardia la gestione delle aree boschive è chiamata a rispondere a precisi principi: la valorizzazione multifunzionale delle risorse, il rispetto e la garanzia di approcci differenziati per i diversi tipi di foresta, il radicamento nella storia, l’integrazione con le politiche settoriali che interagiscono con l’ambito agro-silvo-pastorale, la valorizzazione del turismo sostenibile, la promozione del monitoraggio sugli ecosistemi agro-silvo-pastorali e l’adozione di forme trasparenti di comunicazione, per la diffusione della cultura ambientale e del patrimonio naturale esistente.
Sara Gambarini
© RIPRODUZIONE RISERVATA