
Cronaca / Basso Lodigiano
Mercoledì 01 Febbraio 2012
La casa di riposo vuole l’ampliamento
Ma la modifica dell’immobile è bloccata dal Pgt
«Mi auguro che questa decisione venga rivista. Perché nella foga di un ambientalismo di facciata, la giunta Ceretti ha cancellato anche l’unica possibilità per realizzare un progetto sociale straordinario, che avrebbe raccolto il consenso unanime della città».
È una questione che scotta quella su cui torna il vicepresidente della casa di riposo di via Bassi Angelo Coppini: al centro ci sta il nuovo Piano di governo del territorio (Pgt) adottato dall’amministrazione comunale di centrosinistra e la decisione della giunta di non rendere più edificabile buona parte di quell’ampio appezzamento di terreno da 45mila metri che la Fondazione Opere Pie Riunite possiede a nord di Codogno, frutto di quel lascito testamentario che molti anni fa portò il codognese Luigi Marangoni a donare proprio all’ex Ipab questi terreni.
In questi anni, queste terre sono state sempre coltivate, date in affitto dalla casa di riposo a contoterzisti, per circa mille euro l’anno. Con la precedente amministrazione del sindaco Emanuele Dossena arriva però la svolta: nel Pgt adottato nel 2010 dal centrodestra, 38mila metri di terre del lascito Marangoni vengono trasformate in aree edificabili. Ovviamente con grande soddisfazione della Fondazione Opere Pie Riunite, che in un colpo solo vede questo suo pezzo di patrimonio lievitare di valore (la vendita di quei terreni viene stimata in 5 milioni di euro). È Coppini oggi a svelare la possibilità di utilizzo di quei proventi. «Dirottati su un importante progetto di recupero di quel fabbricato ormai decrepito di via Bassi che confina con la casa di riposo e che è di proprietà dell’ente - spiega -. L’idea progettuale già c’era e prevedeva innanzi tutto la creazione di 24 mini-alloggi da destinare per metà ad anziani, che avrebbero potuto accedere ai servizi della casa di riposo e del centro diurno, e per metà a sostegno di giovani coppie di codognesi, che avrebbero potuto godere di un canone calmierato da 200 euro al mese, in attesa di poter acquistare un alloggio di proprietà».
La demolizione del fabbricato poteva anche permettere la realizzazione di un parcheggio interrato a servizio del personale della casa di riposo e la realizzazione di un’area a giardino nello spazio adiacente il blocco cucine dell’ex Ipab. «Con i proventi degli affitti dei mini alloggi - continua Coppini -, avremmo inoltre potuto ricavare le risorse necessarie per calmierare, per almeno 5 anni, le rette dei nostri concittadini ricoverati in casa di riposo».
Il Pgt adottato dal centrosinistra ha però azzerato tutte le nuove espansioni edilizie previste dal centrodestra. Anche quelle dei terreni del lascito Marangoni, che sono tornati agricoli. «Mi chiedo se la nuova amministrazione abbia valutato fino in fondo le conseguenze di questa sua scelta, che oltremodo azzera il desiderio del compianto Marangoni di vedere sfruttato il suo lascito per finalità di assistenza ai cittadini di Codogno - incalza Coppini -. Non posso che sperare in un ripensamento». Sulla questione, la casa di riposo ha già presentato una sua osservazione al Pgt che, giusto ricordare, deve ancora trovare la sua approvazione definitiva.
Luisa Luccini
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