Incidenti sul lavoro: Inail nelle scuole

Una media annua di circa 4.500 infortuni sul lavoro gestiti dall’Inail di Lodi e il tema della sicurezza (con “focus” soprattutto sui cantieri dell’edilizia) entra in aula. Unisce formazione professionale e alto valore sociale il progetto didattico centrato sulla sicurezza nel mondo del lavoro edile rivolto ai futuri geometri dell’istituto Calamandrei guidato dal preside Celestino Cremonesi. Promosso dal Comitato paritetico territoriale di Milano, Lodi, Monza e Brianza in collaborazione con l’Inail, il progetto è partito proprio questa settimana, pronto a coinvolgere gli alunni delle classi 4 C e 5 A ad indirizzo “geometri” di viale Marconi.

E stavolta l’approccio messo in campo è di quelli pragmatici: basta con le semplici lezioni frontali, spesso poco motivanti per gli studenti, in questo caso il progetto coinvolge gli alunni in valutazioni di concreti casi di infortunio denunciati all’Inail nel Lodigiano, in testimonianze dirette di imprenditori del territorio, di capo cantieri ed assistenti di cantiere, nonché di coordinatori della sicurezza, in presentazioni di immagini fotografiche delle situazioni di rischio più ricorrenti nei cantieri edili (con successive discussioni collegiali guidate dai tecnici Cpt e da esperti Inail).

In agenda, ecco poi anche l’accompagnamento guidato degli studenti in due cantieri del territorio: con tanto di caschetti e scarpe antinfortunistiche, i ragazzi hanno già in programma la visita al cantiere edile di viale Dei Mulini, con le nuove case che stanno sorgendo proprio dietro il nuovo Conad.

La formazione, come detto, è iniziata questa settimana, sotto la supervisione della professoressa Lucia Lambri. Ieri con i ragazzi erano presenti i funzionari dell’Inail di Lodi Pietro Picone e Barbara Bergonti, in aula anche il referente del Cpt Carlo Serrao. Al centro della discussione ci sono stati diversi casi di infortuni sul lavoro accaduti nel Lodigiano (opportunamente “spersonalizzati”): ai ragazzi il compito di analizzare per gruppi le cause degli infortuni, identificandone le figure responsabili.

Tra gli altri, ieri anche il caso avvenuto a Casalpusterlengo, con un lavoratore extracomunitario infortunatosi al ginocchio per una caduta da un piccolo ponteggio. Diverse le implicazioni di analisi: il lavoratore non era stato assistito da un collega (come invece previsto dal regolamento della sicurezza), non aveva ricevuto adeguate informazioni di lavoro vista la sua poca conoscenza dell’italiano e, come se non bastasse, l’imprenditore non ne aveva pure denunciato l’infortunio all’Inail.

«Questo progetto ha lo scopo primario di favorire negli studenti la consapevolezza dell’importanza della sicurezza nel mondo del lavoro edile - hanno detto ieri i rappresentanti Cpt ed Inail -, e di incentivare, dopo l’inserimento nell’ambito lavorativo, comportamenti e soluzioni organizzative atti alla riduzione del rischio».

Nel 2011 in Italia si sono registrati 985 infortuni mortali. Cinque di questi sono avvenuti nel Lodigiano, sempre “in itinere”, accaduti cioè durante il percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione o da quello di consumazione abituale dei pasti.

Luisa Luccini

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