
Cronaca / Basso Lodigiano
Venerdì 30 Maggio 2025
Il parroco don Rosi mette in fuga i ladri in canonica: sventato il furto
SANTO STEFANO Il sacerdote ha sentito dei forti colpi, ha urlato e chiamato i carabinieri
Prima il pensiero che stesse arrivando un temporale, di quelli improvvisi, come ormai capitano di frequente. E che quel rumore duro non fossero altro che le persiane che sbattevano. Poi però, controllate tutte le finestre, don Nunzio Rosi ha capito che qualcuno stava cercando di abbattere la porta del suo appartamento.
Paura ieri intorno alle 13 per il parroco di Santo Stefano, che si trovava da solo in casa, quando un ladro ha provato a entrare nella canonica. «Avevo finito di pranzare e stavo guardando il tg – racconta don Nunzio -. Poi all’improvviso ho sentito dei colpi fortissimi, che ho subito capito non erano delle finestre ma di qualcuno che stava dando delle spallate o dei calci alla porta di sotto». Un brivido. Poi il parroco ha gridato: «Cosa c’è? Cosa c’è?». Due volte. E subito il rumore è cessato. «Probabilmente il ladro era convinto che non ci fosse dentro nessuno - riflette don Nunzio -. Ed è scappato». Temendo di aprire la porta, il parroco ha chiamato un suo collaboratore che è subito accorso. E poi ha allertato immediatamente i carabinieri. Ricostruendo i passi del malvivente, questi sarebbe passato dalla chiesa, e forzando la porta che dà alla sacrestia si sarebbe trovato nell’atrio dell’abitazione del parroco, dove ha provato ad abbattere la porta di accesso.
«Mi ha fatto paura il botto, ma è stato un attimo, perché quando ho gridato “Cosa c’è? Cosa c’è?” il ladro ha smesso e se n’è andato – racconta ora don Nunzio Rosi -. A quanto pare non ha portato via niente e anche in chiesa non ha fatto dispetti. Probabilmente cercava dei soldi. Ora credo che chiuderò la chiesa in pausa pranzo, anche se sono stato io a volere che restasse aperta, e poi i carabinieri mi hanno suggerito di mettere una porta blindata e l’allarme».
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