Il giallo della studentessa:

marina la scuola e sparisce

Marina la scuola lunedì e da allora non torna più all’istituto: è giallo alla scuola media Griffini sull’assenza di una ragazzina 14enne di origine sudamericana. Dopo un tentativo di fuga, la giovane sarebbe ora ospite di una comunità per minori su indicazione dell’autorità giudiziaria che ne avrebbe disposto l’allontanamento dai parenti presso i quali era in affido.

La vicenda è tuttora avvolta nel mistero anche per il giusto velo protettivo che le istituzioni hanno fatto calare attorno alla questione. Pochi gli elementi certi, tra questi il fatto che la ragazzina da lunedì non è più a scuola.

«Per quanto di nostra competenza, posso solo affermare che effettivamente la ragazza non è a scuola - spiega il dirigente scolastico della Griffini Piero Cattaneo -. Lunedì mattina è stata accertata l’assenza sua e di una compagna di scuola, e abbiamo cercato di contattare subito le famiglie, riuscendovi per quanto riguarda la compagna, mentre nel suo caso non è stato possibile rintracciare genitori. Da allora posso solo confermare che la giovane non è rientrata a scuola, senza poter dare ulteriori indicazioni».

A quanto si è appreso le due ragazzine avrebbero marinato la scuola dirigendosi a Piacenza. Qui sono state raggiunte dalla mamma della compagna alla stazione ferroviaria e poi le strade delle ragazze si sono divise: l’amica è tornata con la mamma a Casale, mentre la giovane sudamericana è stata vista salire sul treno, direzione Milano.

Da qui in poi non è chiaro che cosa sia accaduto, salvo la conclusione che sembra certa. Mercoledì infatti è stato notificato al comune l’avviso di collocamento obbligatorio dell’adolescente in una comunità protetta per minori del territorio.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la ragazzina sudamericana, una volta sul treno, avrebbe chiamato qualcuno dal suo cellulare e parlando in spagnolo avrebbe confidato di voler scappare di casa, anche a causa del rapporto con il parente presso il quale era alloggiata.

Un passeggero sudamericano seduto vicino in treno, però, avrebbe sentito casualmente il contenuto della telefonata e quindi allertato i carabinieri, che sarebbero intervenuti alla stazione di Lodi prelevando la ragazzina e conducendola quindi in luogo protetto.

La giovane ha alle spalle un contesto familiare frammentato, con il padre e la madre separati, il primo a vivere nel Centro Italia, la seconda a Casale. Per questo motivo sarebbe in affido da alcuni parenti che risiedono in un comune della Bassa. E tuttavia proprio sui rapporti con i parenti le forze dell’ordine vorrebbero vederci più chiaro, al punto da chiedere e ottenere un collocamento cautelativo presso una struttura protetta in attesa di verificare la vicenda nei dettagli.

Intanto, la giovane a scuola non è tornata, e tra i compagni nei giorni scorsi sono circolate le voci più disparate, tra cui quella di una fuga volontaria. Un’ipotesi abbozzata, ma che sarebbe stata anticipata dall’intervento delle forze dell’ordine.

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