Il distretto sanitario di Castiglione è chiuso dall’inizio della pandemia

Il consiglio comunale incalza l’Asst affinché venga riaperto il centro prelievi

«Riaprite il distretto sanitario». Unanime e forte la presa di posizione del consiglio comunale di Castiglione di fronte ai ritardi dell’apertura delle sale di via Roma, dove ogni mese vengono effettuati almeno 300 prelievi, chiuse ad inizio pandemia. Dopo le lettere dei mesi scorsi da parte del sindaco, mercoledì sera è stato presentato un ordine del giorno ad hoc votato all’unanimità da tutto il consiglio in cui si chiede all’Asst di velocizzare le operazioni di riapertura del distretto sanitario. Una prima promessa era arrivata, con una previsione di riapertura a settembre. Niente di fatto però, con cittadini castiglionesi costretti a spostarsi a Codogno e Casale. «Questo è l’ultimo tentativo che facciamo, poi cercheremo delle vie diverse perché così non si può continuare», ha aggiunto l’assessore alle politiche sociali Maria Grazia Serato. Dalle opposizioni massimo sostegno, con Franco Bassanini de “Il Progresso di Castiglione” che ha ricordato gli investimenti importanti effettuati dall’amministrazione Ferrari quattro anni fa per la riqualificazione, 40mila euro in tutto, mentre Umberto Daccò del Partito democratico senza mezzi termini ha richiamato ad una coesione di tutto il consiglio. «Noi siamo stati e siamo l’epicentro d’Europa in tempo d’epidemia. Abbiamo una legge Regionale, la 23, che se non si dovesse riaprire il distretto sanitario verrebbe totalmente disattesa. In questo momento di difficoltà non solo bisogna riaprire, va anche potenziato un servizio come questo. Pensiamo se vi fosse la necessità di effettuare tamponi e sierologici, sarebbe vitale per la nostra comunità avere il distretto a disposizione. Dobbiamo rimanere compatti, abbiamo una storicità diversa rispetto agli altri 18 distretti, se in tempi brevi non si arriva ad una soluzione, dobbiamo portare la questione in Regione». Ieri è arrivata una risposta scritta dall’Asst che però «non ci accontenta, anzi mi lascia molto deluso – ha commentato il sindaco Tino Pesatori -. Non c’è nulla di nuovo. Ribadisco, immediatamente si deve riaprire. Entriamo in una stagione delicata, soprattutto in periodo come questo. Bisogna intervenire senza più rimandare. Non vedo il motivo per cui l’Asst non debba inviare del personale per riavviare il servizio».

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