Il benemerito 2016 è Antonio Manfredi

nLo studio di antichi manoscritti diventa benemerito: la riconoscenza civica 2016 del “Codognese benemerito” premia il professor Antonio Manfredi, filologo presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, vice direttore della Scuola Vaticana di Biblioteconomia di Roma, dal 2012 membro ordinario della Pontificia Academia Latinitatis fondata da Papa Benedetto XVI. L’annuncio arriva dalla Pro loco che dell’ambita riconoscenza è promotrice: «Curriculum straordinario per incarichi ed interventi scientifici quello del professor Antonio Manfredi – sottolinea il presidente Pro loco Paolo Grecchi - . Del resto, nel settore specialistico della filologia di antichi manoscritti, il professor Manfredi è studioso di livello internazionale. Siamo perciò orgogliosi di conferire la benemerenza a questo codognese che rende lustro al nome della nostra città». Antonio Manfredi è nato a Codogno nel 1961, si è laureato in lettere classiche presso l’Università Cattolica di Milano, nel capoluogo meneghino ha anche frequentato il dottorato di ricerca in filologia umanistica discusso poi a Roma nel 1991. Gli inizi degli anni Novanta sanciscono per Manfredi la trasferta in terra laziale (prima a Pomezia, dal 2011 a Roma), il lavoro quello appassionato di filologo presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, dove il codognese ricopre il ruolo di “adiutor scriptor latinus” (esperto ricercatore latino) nel collegio scientifico che indirizza gli studi e le ricerche interne della biblioteca della Santa Sede (proprio le raccolte manoscritte sono infatti la ricchezza culturale più alta della Biblioteca Apostolica Vaticana). Di gran fascino è il lavoro del professor Manfredi, sua l’attività di studio filologico e paleografico (nonché di catalogazione) di antichi manoscritti, prevalentemente latini, ma anche di età medioevale ed umanistica. Per conto della Scuola di Biblioteconomia di cui è vice direttore, Manfredi, oltre all’insegnamento, segue l’organizzazione di corsi di formazione per bibliotecari specializzati. Ha collaborato per anni con la cattedra di Codicologia presso l’Università degli Studi de L’Aquila e ha tenuto cicli di lezioni, seminari e relazioni a convegni in università ed enti culturali in Italia e all’estero. «Ho accolto la notizia della benemerenza con totale sorpresa, mai mi sarei aspettato questa riconoscenza – così Manfredi contattato telefonicamente a Roma - . Naturalmente ne sono felice: da tanti anni non vivo più a Codogno, ma questa benemerenza sancisce la solidità di relazioni e legami che ho con la mia terra, a cui sono ancora molto legato. Considero perciò questo evento in chiave di dono e contestualmente di incoraggiamento a proseguire con rinnovato impegno nella mia professione».

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