I ladri scorrazzano nell’area Chemval

Nel mirino rame, gasolio e macchinari

Eludono la sorveglianza e scorrazzano nell’area Chemval razziando quello che è rimasto dello stabilimento ex leader nella produzione di vernici industriali, l’impianto chimico dentro il comparto Akzo Nobel a Fombio, dichiarato fallito e da due anni in fase di dismissione.

I ladri sono tornati a farsi vivi all’interno del polo industriale giovedì notte, ed è già il secondo blitz nel giro di poche settimane.

Stavolta hanno sfilato il rame contenuto nelle canaline montate sopra i “rec”, le strutture che sorreggono le tubazioni. Per i responsabili del sito è difficile quantificare l’“oro rosso” che è stato portato via, perché molte canaline erano già vuote e i malviventi si sono “accontentati” di ripulire quelle che contenevano pezzi delle vecchie condutture.

Il colpo grosso risale a due anni fa, allora Chemval era in mano al curatore fallimentare e venne letteralmente alleggerita di 200mila euro di cavi in rame. Ma quello fu soltanto il primo di una serie di raid, di cui l’ultimo giovedì notte e il precedente ad agosto.

Alla riapertura del cantiere dopo le ferie, i responsabili dello smantellamento dell’impianto Chemval hanno avuto un’amara sorpresa: dall’azienda erano spariti un gruppo elettrogeno del valore di 5mila euro e le funi in materiale sintetico che si agganciano alle gru per sollevare i carichi.

Non solo, i ladri hanno svuotato i serbatoi di tutti gli automezzi che si trovavano posteggiati dentro l’area facendo sparire 450 litri di gasolio. Con il prezzo del carburante alle stelle, per i predoni dev’essere stata una manna trovarsi tutto quel diesel a portata di mano. Con una cannuccia l’hanno aspirato dai serbatoi e travasato nelle taniche che avevano portato con sé. Gli autori dei diversi blitz potrebbero essere gli stessi, gente che ha studiato il sito e sa come muoversi.

Diversamente sarebbe difficile scovare il materiale dove qualcosa ancora è rimasto, l’area è vastissima e di notte al buio è come andare alla cieca. Fatto sta che dopo il colpo di agosto che ha fruttato ai malviventi un motore diesel per la produzione di energia, funi e gasolio, ne hanno messo a segno un altro giovedì notte.

Le operazioni di dismissione dell’azienda chimica sono ormai agli sgoccioli e per i ladri è una corsa contro il tempo ad aggiudicarsi i rimasugli prima che vengano smontati e portati via. Ieri mattina il responsabile e il capocantiere Chemval hanno trovato le canaline scoperchiate e scarti dei cavi sfilati a terra. Dell’“oro rosso” non è rimasta più neanche l’ombra.

Laura Gozzini

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