I cartelloni elettorali ingabbiano la chiesa

«Ma come è possibile una bruttura simile?». «Con questo ingombro la piazza è praticamente inutilizzabile!». «Sembra di trovarsi di fronte ad un recinto: assurda una installazione del genere, soprattutto a pochi metri dall’ingresso della chiesa parrocchiale».

Sono state posizionate poco più di un giorno fa ma stanno già provocando una marea di polemiche le plance elettorali in vista del voto nazionale e regionale del 24-25 febbraio. E sotto un fuoco di fila pesantissimo di critiche si sono ritrovate proprio quelle posizionate nella centralissima piazza XX Settembre, a pochi passi dai gradini di ingresso della parrocchiale: un maxi ferro di cavallo metallico che occupa buona parte della piazza, antiestetico sbarramento che ieri - affollata giornata di mercato - è stato nettamente bocciato dai commenti di chi ha transitato in centro storico.

Sbigottiti e perplessi molti commercianti, altrettanto basiti i tanti codognesi di passaggio sulla piazza, costretti a “dribblare” l’inaspettato ingombro. Bocciatura netta anche da parte della minoranza della Lega: «Giusto che si faccia informazione corretta ma queste plance sono un pugno negli occhi - ha sbottato ieri il consigliere leghista Francesco Passerini - . Oltre al fatto estetico, la perplessità è di ordine funzionale: un ingombro simile blocca praticamente metà della piazza principale di Codogno, penalizza anche gli ingressi della parrocchiale. Chiedo: se c’è un funerale, cosa deve fare, lo slalom tra i cartelli elettorali? E dunque, per favore: si veda di cambiare qualcosa, perché in questo modo assolutamente non va». Residente a due passi da piazza XX Settembre, ieri anche l’ex sindaco Emanuele Dossena ha commentato: «Davvero brutto». Assessore alle manutenzioni, Abramo Rossi ammette l’ingombro delle plance ma allarga idealmente le braccia: «Impossibile fare diversamente». Perché tra voto politico e regionale, «le richieste di spazi elettorali da parte di partiti ed associazioni sono state numerose a tal punto che per ogni zona identificata (non solo piazza XX Settembre, ma anche piazza Della Repubblica ad esempio, o piazzale Carabinieri d’Italia, ndr) si è dovuto trovare uno spazio corrispondente a 80 metri lineari». Di più: così tante le liste che il Comune ha dovuto addirittura acquistare delle nuove plance (costo poi rimborsato dallo Stato), quelle utilizzate finora non erano sufficienti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA