Gli “incappucciati” razziano La Fenice

Con un tombino prelevato sul retro hanno spaccato la vetrata d’ingresso e in tre minuti sono andati a segno. Erano in quattro, tutti col cappuccio della felpa tirato sul volto, i malviventi che venerdì notte si sono introdotti nel bar ristorante “La Fenice” a fianco dell’ipermercato Conad a Casale, e in un baleno si sono portati via la slot machine e il cambiamonete con l’incasso di una settimana di giocate. Qualcosa come due mila euro, secondo una prima stima. Le telecamere li hanno filmati mentre arrivano dal passaggio pedonale che porta al Ponte Rosso, brandiscono il tombino contro il vetro fino a farlo crollare e poi si dividono, due fuori a controllare che non arrivi nessuno e gli altri nel locale. Le ultime sequenze li immortalano mentre se ne vanno con la refurtiva in spalla. Quando il cellulare è suonato alle 2 di notte, i titolari hanno subito immaginato che doveva essere successo qualcosa al bar. Un fatto simile era già avvenuto un paio di mesi prima e poi nei giorni addietro avevano notato delle facce sospette: due ragazzi extracomunitari che s’erano soffermati all’interno guardandosi un po’ troppo attorno. «Sono andati a colpo sicuro - ha commentato il gestore Giovanni -, sapevano dov’erano le macchinette e anche le telecamere, per cui sono stati velocissimi». E super organizzati: prima di muoversi hanno persino sbarrato l’accesso a via Salvo d’Acquisto con una catena “presa in prestito” da una villetta vicina. Scongiurato l’ingresso di automobili che potessero dare fastidio, in due hanno presidiato il parcheggio che s’affaccia sulla via Emilia e altri due si sono infilati nel bar sollevando di peso la slot e il cambiamonete. Allo scattare dell’allarme il bar si è riempito di fumo e senza più vedere nulla i ladri hanno inciampato in qualche tavolo rovesciandolo a terra. Quindi sono riusciti ad andarsene. La banda ha curato il passaggio dell’Ivri, sapeva di avere a disposizione un’ora buona prima che il vigilantes passasse di nuovo, e che per sparire nell’oscurità ne bastava molto meno. Il punto infatti è che sono già quattro i raid compiuti in zona negli ultimi mesi, due ai danni dell’ipermercato Conad e due alla Fenice, e tutte le volte gli autori hanno approfittato del camminamento che da via d’Acquisto porta dietro viale dei Cappuccini. «Qualcuno ha rotto i lampioni e da allora non sono stati più ripristinati - ha osservato Giovanni -, serve maggiore sicurezza».

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