Gli cade addosso il maxi cancello

Il 72enne di Turano

ha rischiato di rimanere schiacciato dalla pesante struttura che dà accesso a una proprietà agricola

Un cancello da 2-3 quintali vola addosso a una guardia ecologica volontaria del Parco Adda Sud e il pensionato si salva per miracolo. Ha temuto di restare schiacciato sotto il peso del “macigno”, il 72enne Paolo Di Pietro residente a Turano che mercoledì scorso stava prestando servizio insieme al 28enne Marco Boldini di Lodi nella parte cremonese del Parco a Moscazzano, quando i due hanno sentito il rombare di alcune moto provenire da località Colombare e sono andati a vedere. Saliti in macchina, i colleghi sono giunti davanti una proprietà agricola disabitata, Di Pietro è sceso per andare ad aprire il cancello senza lucchetto, ma non appena lo ha toccato, una metà si è staccata dai cardini e gli è piombata addosso. «Mi ha preso in testa, d’istinto ho piegato il braccio e facendo due passi indietro ho cercato di sostenere il peso, ma quando ho capito che non ce la facevo, mi sono buttato a lato per schivare il cancello». Nel cadere al suolo, uno spigolo lo ha colpito al piede e l’anziano ha riportato un trauma alla caviglia, ma a preoccupare il giovane collega che è subito corso in suo aiuto è stata la botta che il 72enne aveva preso in testa. In un attimo l’ha vista gonfiarsi e sebbene il malcapitato non abbia perso conoscenza, il pericolo era che ci fosse un’emorragia interna. Boldini è riuscito a mantenere la calma per non far agitare l’anziano, poi ha chiamato un agricoltore che stava lavorando in un campo lì vicino e che non ha perso tempo correndo a vedere cos’era successo. Allertato il 118, lo sconosciuto ha spiegato ai soccorritori come arrivare sul posto fuori mano, e poco dopo li hanno raggiunti un’ambulanza di Crema e i carabinieri della stazione di Montodine. Il ferito è stato assicurato in barella e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale cremasco, dove i medici l’hanno medicato e tenuto sotto osservazione un giorno. Di Pietro ha riportato un trauma lacero-contuso alla testa, la frattura di una costola e un trauma alla caviglia, oltre ad escoriazioni sulle braccia. La prognosi è di 15 giorni. «È successo tutto in un attimo, non mi aspettavo di vedere il cancello venire giù - racconta la guardia ecologica -. Per fortuna è rimasta in piedi l’altra metà, altrimenti mi avrebbe ucciso».

Ora sarà il Parco Adda Sud, per il quale il guardiano presta servizio volontario sia sulla sponda lodigiana che cremonese, a rispondere dell’incidente.

Mercoledì, il 72enne e il giovane di Lodi avevano fiutato che, come già altre volte, qualcuno era entrato illegalmente nel territorio del Parco Adda Sud e stava facendo motocross. Sono sia giovanissimi accompagnati talvolta dai genitori oppure persone intorno ai trent’anni, che sorpresi si giustificano dicendo di non sapere dove altro andare ad allenarsi. Le guardie li multano, ma per via dell’imprevisto stavolta l’hanno fatta franca.

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