Furti di bici, boom dell’usato

«Scusi, ha una bicicletta usata?». A Codogno è caccia alle vecchie due ruote, quelle che fino a qualche tempo fa nessuno voleva più e finivano ad ammuffire nei garage. Ogni giorno i rivenditori di biciclette ricevono decine di richieste per quei vecchi “macinini” e il paradosso è che non sanno come soddisfarle. Perché di bici usate in giro non se ne trova una. Che sia scoppiata una mania per i pezzi d’antan? Niente affatto, il discorso è un altro: in città non si contano i furti di biciclette e i derubati, soprattutto se lo sono stati più volte, vanno in cerca di velocipedi “da spender poco”. Usati, per l’appunto.

«Ogni giorno entrano in negozio almeno tre, quattro persone che vorrebbero una bici usata ma non se ne trovano - spiega Piergiuseppe Viccardi di Cicli Effebi in via Diaz -. Una volta la si dava dentro e si comprava una bici nuova ma adesso nessuno le permuta più». L’acquirente tipo è il pendolare che usa la bici per andare in stazione, gli studenti nell’andare a scuola e gli extracomunitari che devono raggiungere il lavoro. In particolare indiani impiegati nelle cascine. «Ieri (lunedì, ndr) è venuto da me un papà di Casalpusterlengo ad acquistare la bici nuova per il figlio che deve andare a scuola - racconta Luciano Piollini, rivenditore storico codognino -. La sua gli era appena stata rubata».

Che la vittima di un furto acquisti una due ruote nuova è più l’eccezione che la regola, la paura di essere nuovamente gabbati scoraggia infatti dal farlo.

«Sabato è tornato un cliente al quale avevano già rubato la bici una ventina di giorni fa dalle parti di via Ugoni, gliene avevo data un’altra e gli hanno rubato anche quella - spiega Viccardi -. La prima volta hanno tagliato la catena con il lucchetto, la seconda invece hanno caricato la bici di peso e via». Entrambi i furti sono avvenuti in cortile, perché l’altra novità è che non si ruba più soltanto in stazione, ma anche nei garage e nei giardini. Sebbene la rastrelliera di piazza Cadorna detenga il record negativo di ruberie e non è un caso che le forze dell’ordine pattuglino la zona per scoraggiare i malintenzionati. Secondo alcuni esisterebbe un vero e proprio traffico illegale di bici usate, che una volta rubate verrebbero caricate sui convogli adibiti al trasporto delle due ruote e fatte viaggiare fino a Piacenza e Lodi. Ritirate da un complice e poi rivendute al mercato nero. «I furti di bici a Codogno sono un’esagerazione - conferma Armando Costa, titolare del negozio aperto qualche mese fa in via Pallavicino -. Così la vendita di biciclette nuove è ferma mentre la gente tira fuori dai garage le vecchie bici e viene a farle sistemare».

Chi le ha, per gli altri invece è caccia alla bicicletta usata.

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