Elezioni 2014, 52 Comuni al voto

I segretari Fondi e Soldati spiegano l’intenzione

di puntare molto

sulle liste civiche,

i Democratici potrebbero

optare per le primarie

Un vero e proprio esercito di lodigiani alle urne. Sono 52 i Comuni che nel 2014 andranno al voto per scegliere il sindaco e il consiglio, tra questi i due centri più importanti per dimensione e numero di abitanti sono Casalpusterlengo e Lodi Vecchio, rispettivamente guidati da Flavio Parmesani della Lega nord e da Giancarlo Cordoni del Pd.

Si butteranno nella mischia molti protagonisti della Bassa: San Fiorano, San Rocco, Santo Stefano, Secugnago, Senna, Somaglia, Terranova, Turano, Bertonico, Brembio, Camairago, Casalmaiocco, Caselle Landi, Castelnuovo, Corno Giovine, Fombio, Guardamiglio, Livraga, Maccastorna, Maleo, Meleti, Orio Litta e Ospedaletto.

All’elenco si aggiungono poi i paesi del Centro Lodigiano: Ossago, Pieve, Salerano, San Martino, Tavazzano, Villanova, Abbadia Cerreto, Boffalora, Borghetto, Casaletto, Caselle Lurani, Castiraga, Cavacurta, Cervignano, Comazzo, Cornegliano, Corte Palasio, Crespiatica, Galgagnano, Graffignana, Mairago, Marudo, Massalengo, Merlino, Montanaso e, spostandosi verso il Sudmilano, Mulazzano e Zelo.

Vista la mole dei Comuni in campo, Pd e Pdl non hanno tempo da perdere, entrambi sembrano voler puntare molto sulle liste civiche. «Faremo un “tour” su tutto il territorio nei Comuni che andranno al voto - afferma Oscar Fondi, segretario provinciale del Pdl -. Nella maggior parte dei casi si tratta di sindaci che possono ricandidarsi, ma oggi come oggi fare il sindaco è difficile, non riesci sempre a dare risposte alle esigenze dei cittadini, anche piccole. Sarà dura trovare i candidati. Incontreremo gli amministratori uscenti dove siamo in maggioranza e i nostri esponenti là dove siamo in minoranza, lavoreremo per trovare la soluzione migliore nei diversi paesi, non sottovalutando le alleanze che potranno esserci. Per ora la situazione nel partito è quella di promuovere liste civiche, connotate chiaramente, per dare visibilità a chi non è iscritto ma si riconosce nelle nostre idee a livello nazionale e a chi ha voglia di mettersi a disposizione dei cittadini».

Mauro Soldati, segretario provinciale del Pd, spiega che il percorso in vista delle elezioni amministrative è appena partito: «Abbiamo già cominciato un giro di incontri con i circoli, all’ordine del giorno c’è la fase congressuale e l’appuntamento del 2014 - dichiara -. Di sicuro metteremo in calendario dei momenti formativi, abbiamo organizzato un corso per amministratori locali e punteremo sulle liste civiche. Per il meccanismo di scelta dei candidati, le primarie sono uno strumento che il centrosinistra si è dato e che potrebbe essere utilizzato in alcuni Comuni, si partirà dalla dimensione locale e dai rapporti con le associazioni e le realtà presenti sul territorio».

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