
Cronaca / Basso Lodigiano
Lunedì 03 Febbraio 2025
È morta Ilia Rubini: ora l’arte lodigiana è un po’ più povera
Corno Giovine La pittrice e scultrice aveva 86 anni: si è spenta alla Fornace, la sua casa-atelier che aveva salvato negli anni ’70
Si è spenta oggi, lunedì 3 febbraio, nella sua abitazione-atelier alla Fornace di Corno Giovine la nota artista lodigiana Ilia Rubini, 86 anni.
I funerali saranno nella mattinata di giovedì a Corno Giovine.
L’ultimo omaggio del territorio alla Rubini risale al gennaio del 2020 quando “LodigianArte”, la rivista edita da Pmp e curata da Eugenio Lombardo, dedicò a uno dei protagonisti dell’arte lodigiana una ricca monografia. Pittrice e scultrice, “eccellenza” del Lodigiano, nel 1974 acquistò la proprietà della antica fornace di Corno Giovine, salvata da una demolizione già progettata. “Ilia Rubini, messaggera dei ricordi” è il titolo del numero speciale di “LodigianArte”. Di lei scrisse Maria Luisa Grillone: «Ilia racconta i volti e le loro emozioni, in una vocazione naturale; attraverso la scultura e la pittura si rende messaggera delle memorie, prendendosi cura dei ricordi. Testimone della vita degli altri, Ilia Rubini assume il ruolo di portavoce dei protagonisti dei suoi lavori. L’introspezione e l’empatia diventano il filo conduttore di un’infinita carriera, in cui Ilia mette quasi da parte se stessa e la sua individualità, ponendosi a servizio esclusivo dell’arte». A seguire, grazie all’interessante intervista di Eugenio Lombardo, l’artista racconta la sua vita e svela la sua filosofia: «Ho cominciato modellando argilla – si legge in un passaggio -. Io ho usato sempre un solo colore, quello terra di Siena naturale, qualche volta bruciata, ma se mi dessero una biro in mano non saprei disegnare. Non ho mai cercato percorsi artistici differenti. Nella scultura, invece, mi sono sentita più libera».
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